Sante dell'ordine certosino
dipinto murale
1488 - 1489
Personaggi: sante monache
- OGGETTO dipinto murale
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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MISURE
Altezza: 0 cm
Lunghezza: 510 cm
Larghezza: 516 cm
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ATTRIBUZIONI
De Mottis Iacopino (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa della Certosa delle Grazie
- INDIRIZZO viale Monumento, 4, Certosa Di Pavia (PV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della volta della prima cappella a sinistra è attribuibile a Iacopino de Mottis, membro di una famiglia di pittori e istoriatori di vetro operosi in Lombardia nel sec. XV. Figlio di Cristoforo, Iacopino fu attivo con il padre e il fratello Agostino alla Certosa di Pavia. La sua attività è documentata dalle Memorie del priore della Certosa Matteo Valerio, il quale annota che nel 1488-89 "Jacobino de' Mottis et compagni pittori dipinsero le invetriate della chiesa e poi dipinsero la cappella dove è l'invetriata con li doi santi monaci dell'ordine, la cappella dove è l'invetriata con Santa Apollonia et la cappella dove sono dipinti li 4 Santi Conversi dell'Ordine". Gli affreschi con busti di monache certosine sono forse identificabili con quelli della cappella "dove è l'invetriata con Santa Apollonia". L'assegnazione al de Mottis è comprovata dalle analogie con il trittico oggi nella chiesa di San Giusto a Susa, per il quale il pittore venne pagato dai certosini di Pavia nel 1491. Elementi comuni sono la tipologia femminile, identica per le sante certosine e la Madonna di Susa, gli incarnati "lapidei", le forme appuntite dei panneggi e delle mani. Tipica di Iacopino è anche l'esiguità dei corpi, sottili sotto le vesti. La certosina verso la finestra sembra resa con maggiore finezza delle altre e assume un'aria un po' civettuola, poco consona al chiostro. ||Alla pittura quattrocentesca sono state sovrammesse evidenti ridipinture tra i secoli XVII e XIX. Piuttosto rovinati sono i due tondi verso le pareti settentrionale e occidentale, a causa delle infiltrazioni di umidità. Si riscontrano vaste cadute di colore. Sullo sfondo azzurro dei tondi erano disegnate teste di angioletti, di cui rimangono scarse tracce. ||L'identificazione delle sante certosine è di difficile soluzione. Esse hanno attributi abbastanza comuni, come il rosario e la croce. Tra le sante dell'ordine più note vi sono Santa Rosellina, Santa Beatrice di Ornacieux e Santa Margherita di Oingt
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300702286
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale e Museo della Certosa di Pavia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0