Sant'Ambrogio battezza Sant'Agostino
dipinto
1618 - 1618
Crespi Giovan Battista Detto Cerano (1557 Ca./ 1632)
1557 ca./ 1632
Personaggi: Sant'Agostino; Sant'Ambrogio; Santa Monica. Figure maschili: uomini; religiosi; bambino. Figure femminili: donna. Oggetti: croce; brocche. Animali: cane. Abbigliamento religioso: piviale; mitra
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Crespi Giovan Battista Detto Cerano (1557 Ca./ 1632)
- LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gigantesco dipinto, ampiamente documentato sin dalle fonti più antiche, è opera autografa di Giovan Battista Crespi detto il Cerano, nato probabilmente nel novarese intorno al I575. La sua cultura giovanile lo mostra informato della pittu ra di Gaudenzio Ferrari, di quella lombarda (Moretto e il Cavagna) e bolognese (tramite il Tibaldi); vi unisce inoltre certe morbidezze catturate dai pittori nordici passati da Milano e gli insegnamenti di Camillo Procaccini. Dal 1591 risulta attivo per i Borromeo e con Federico è a Roma nel I596. Proprio da Federico riceve l'incarico di fornire alcuni dipinti incentrati sulla figura del cugino Carlo, commissione che il Cerano esegue tra il 1602 e il 1610, non senza trascurare altri incarichi come quelli per il santuario della Madonna presso S.Celso. I quadroni di S. Carlo,che rimangono tra le più alte espressioni della cultura controriformata milanese, aprono a una pittura"non priva di eloquenzama in cui si trovano inserti clamorosi di una presa diretta sul mondo reale, sopratutto di ritratti e di ambienti quotidiani, che man mano condurrà a esiti sempre meno celebrativi per una forte espressione di verità e sentimenti (M.Valsecchi,IL SEICENTO LOMBARDO,CATALOGO DEI DIPINTI E DELLE SCULTURE,Milano 1976,p.23). Su questa traccia si muoverà sino al '32 ,anno della sua morte, con una pittura attentissima al quotidiano, antieroica ma comunque intensissima (cfr.per il Cerano, M.Rosci, DIZ.BIOGRAFlOO DEGLI ITALIANI,vol XXX,I984,ad vocem). Il dipinto in S.Marco,datato 1618 e firmato,si colloca in un momento in cui il pittore palesa indizi neoveneti, assenti nei quadroni di S.Carlo. Nel BATTESIMO DI S.AGOSTINO il Cerano rompe i tempi cronologici del racconto sacro assemblando in un'unica tela due distinti episodi della vita del santo e avvolgendoli in un sentimento di concitata passionalità visionaria che lega la sfera sacra a quella profana, con una impetuosa libertà espressiva già barocca
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300204952
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - IO.BAPT.CERS. 9/1618 - lettere capitali - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0