Sant'Antelmo
dipinto
ca 1630 - ca 1630
Vermiglio Giuseppe (attribuito)
1587/ post 1635
Personaggi: S. Antelmo. Mobilia: tavolo; libreria
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 169 cm
Larghezza: 135 cm
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ATTRIBUZIONI
Vermiglio Giuseppe (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Certosa di Pavia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del museo della Certosa di Pavia
- INDIRIZZO viale Monumento, 4, Certosa Di Pavia (PV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è ricordata per la prima volta in una descrizione settecentesca della Certosa di Pavia con l'attribuzione a Daniele Crespi (Biblioteca Ambrosiana ms. X 21 sup. B, 1777), situata insieme al San Bruno in estasi, nel locale della foresteria. La tela faceva parte di una serie di opere raffiguranti Santi e Beati dell'Ordine, di cui solo tre, ossia l'opera in questione, il San Bruno in estasi e il Santo Stefano vescovo di Diè, risultano autografe di Vermiglio, mentre le altre possono essere attribuite alla bottega. Stando a questa suddivisione è possibile, come suggerisce Maria Cristina Terzaghi (2000, p. 124), che il Vermiglio abbia riservato a sé la raffigurazione dei primi abati della Grande Chartreuse, santi più cari all'ordine cartusiano, lasciando invece alla bottega il compito di portare avanti l'opera sul suo modello. ||La tela mostra Sant'Antelmo, vescovo di Belley (1107-1178), settimo padre priore della Certosa di Grenoble e primo Generale dell'Ordine, come recita l'iscrizione in alto. Il monaco è colto nell'intimità della preghiera mentre si sfama dell'unico pezzo di pane che, secondo il racconto della sua vita, doveva bastagli a soddisfare il bisogno di una settimana. Il tema della penitenza e della sofferenza è interpretato da Giuseppe Vermiglio secondo la sensibilità controriformata. La composizione della scena ed il particolare della natura morta con il pane e la trasparenza del vetro rimanda, come già sottolineato da Giulio Bora (1989, pp. 89-90), al dipinto del Digiuno di san Carlo di Daniele Crespi in Santa Maria della Passione a Milano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300197317
- NUMERO D'INVENTARIO 505
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale e Museo della Certosa di Pavia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
2011
- ISCRIZIONI in basso - S. ANTELMUS C BELLICENSIS EPS., S. Antelmo certosino vescovo di Belley - maiuscolo - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0