Storie di Re e Imperatori

dipinto murale, ca 1550 - ca 1580

Personaggi: Costantino. Paesaggi.Soggetti sacri.Vedute

  • OGGETTO dipinto murale
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Certosa di Pavia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del museo della Certosa di Pavia
  • INDIRIZZO viale Monumento, 4, Certosa Di Pavia (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo di affreschi riveste tutte le pareti del camerino al primo piano del Palazzo Ducale. Originariamente illuminato soltanto da candele, l'apertura delle due finestre sul lato opposto all'ingresso ha infatti causato la parziale distruzione delle pitture. ||Le pareti si aprono su spendide vedute campestri, con alcune citazioni da vedute di rovine romane, come il mausoleo di Augusto, sullo sfondo esili figure di santi in atteggiamento meditativo e monaci certosini. La successione dei paesaggi è scandita dall'inserimento di figure monumentali, telamoni dalle gambe serpentiformi e dall'atteggiamento beffardo, che sostengono l'architrave su cui si imposta l'ordine superiore. Nelle lunette dipinte a monocromo sono illustrate scene relative a diversi personaggi della storia antica. La volta è decorata con bellissime grottesche dipinte a punta di pennello su fondo bianco, al centro, entro una cornice, la raffigurazione del Sogno di Costantino. Particolare è l'inserto dell'Adorazione del Bambino, replica parziale del dipinto del Perugino, realizzato per una cappella della Certosa (ora Londra, National Gallery).||Il ciclo, la cui unità e completezza ne fanno un "unicum" di estremo interesse, è caratterizzato da una raffinatezza ed eleganza manieristica insolite all'ambiente lombardo, molto vicino al manierismo romano postraffaellesco di Perin del Vaga. ||Il Pesenti (1968, p. 95) propone una datazione intorno al 1580, ascrivendo l'opera al pittore Giovan Battista Pozzo, originario della Valsolda, attivo in Certosa anche nell'Oratorio della Cella del Priore, dove dipinse un soffitto a grottesche e storie della Passione nelle lunette. L'attribuzione al Pozzo è stata recentemente messa in discussione da Mauro Pavesi (2006, pp. 328-329), che ipotizza un concorso di più artisti, forse attivi in tempi diversi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300197257-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
    2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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