Matilde di Canossa a cavallo

dipinto, 1587 - 1587

dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Farinati Orazio (1558 Post- 1616)
  • LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1587 il monastero di Polirone commissiona un dipinto per il sepolcro della benefattrice Matilde di Canossa al pittore veronese Polo Farinati (come documentato nel "Giornale" del medesimo pittore, pubblicato in Artoni, 2007, p. 100, n. 16). Paolo Farinati era noto nell'ambiente mantovano per avere eseguito nel 1552 una pala per il duomo di Mantova (Spinelli, 2008, pp. 39-40), tuttavia il dipinto in esame è realizzato dal figlio Orazio, che, secondo la testimonianza del 1592 di Benedetto Luchino, vi appone la propria firma sul retro (Artomi, 2008, p. 100, scheda n. 16 con riferimento alla bibliografia precedente, in particolare Berzaghi 1981, pp. 304- 305 e Piva, 1981, pp 46-47). Tale iscrizione, che le fonti citano come "Horacio Farinati Veronesi fecit", non è più visibile ma la sua presenza è stata confermata dai restauri del 2006 (Artoni, 2008, p. 100 con riesame della bibliografia precedente). La commissione del dipinto cade nel periodo in cui il recupero della figura di Matilde, benefattrice del Polirone e braccio "armato" della Chiesa, serve per costruire il mito di Polirone (Piva, 2007, pp. 75- 76). La studiosa Paola Artoni, nella scheda dedicata al dipinto, propone di collegare l'iconografia del ritratto equestre alla destinazione per la sepoltura della contessa di Canossa, le cui virtù politiche e morali sono celebrate nelle iscrizioni presenti nell'opera. Inoltre propone di identificare lo sfondo di paesaggio sulla destra con le colline ed il borgo di Canossa. Infine la studiosa ricostruisce la fortuna che il ritratto equestre di Matilde ebbe nei secoli successivi (Artoni, 2007, p. 100, n. 16 con riesame della bibliografia precedente). Il dipinto rimane inserito nella struttura del sepolcro di Matilde di Canossa (con il quale si propone il riferimento orizzontale 0300185554) anche nella sistemazione neoclassica del sepolcro e ne condivide gli spostamenti fino agli anni Novanta del secolo XX, quando è sostituito e spostato in sacrestia (Piva, 2007, pp. 88- 89). E' ricollocato nella sede originaria in seguito al restauro del 2006 (Piva, 2007, p. 76)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185555
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul dado della colonna - STIRPE . OPIBVS. FORMA. GESTIS./ ET NOMINE QVONDAM/ INCLYTA MATILDIS HIC IACET:/ ASTRA TENENS - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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