San Mauro guarisce lo storpio con San Placido

dipinto,

dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bottani Giuseppe (1717/ 1784)
  • LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è inserito nell'altare della terza cappella sinistra (per il quale si propone il riferimento orizzontale 0300185426) ed è realizzato da Giuseppe Bottani che vi appone, in basso a destra, firma e data: "IOSEPH. BOTTANI PING./ MANTUA AN. D. 1776".(Piva, 1981, p. 49 e p. 271; Negrini, 1981, p. 386; Tellini Perina, 1989, p. 61; Piva, 2007, p. 84; Spinelli, 2008, p. 38 e Caleffi, 2010, p. 57). L’opera rientra nel programma di rinnovamento “alla moderna” promosso dagli abati del monastero del Polirone durante il secolo XVIII in quanto va a sostituire la pala dell’”Incoronazione della Vergine con i santi Mauro e Placido”, dipinta da Fermo Ghisoni nel 1544 ca. e conservata nella chiesa di Ognissanti a Mantova, allora proprietà polironiana (Berzaghi, 1981, p. 297 e Negrini, 1981, p. 386). Con il dipinto di Bottani si introduce al Polirone il gusto neoclassico di cui, a Mantova, il pittore è uno dei massimi esponenti. Egli, infatti, dopo l’esperienza romana improntata al classicismo, nel 1769 è nominato da Maria Teresa direttore della sezione di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Mantova e contribuisce a diffondere nel mantovano il nuovo gusto (Tellini Perina, 1989, p. 64) sia con opere di soggetto sacro, per soddisfare le committenze religiose, sia con dipinti di soggetto mitologico e letterario destinati alla committenza privata. Nel “San Mauro abate nell’atto di sanare con la sua benedizione un infermo, dietro a cui vedesi effigiato nella maggiore contemplazione S. Placido” (così è definito il soggetto nel documento pubblicato nel regesto in Piva, 1981, p. 49) le “forme monumentali e il disegno anatomico impeccabile” (Tellini Perina, 1989, p. 61) si accompagnano al gesto solenne del santo e al tono composto delle figure, che nei tratti mostrano evidenti richiami alla pittura bolognese del Seicento. Secondo lo studioso Negrini (1981, p. 386) la "scena"delineata con lucidità in una luce fredda "è ispirata a netti intenti didascalici e illustrativi e riflette l'educazione classicista nelle figure calibrate nei gesti e nel panneggio perfetto"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185427
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • ISCRIZIONI in basso a destra - IOSEPH BOTTANI PING./ MANTUA AN. D. 1776 - Bottani Giuseppe -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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