Pastello bianco. Ritratto di Emiliana Concha de Ossa

dipinto, 1888 - 1888

Abbigliamento: abito bianco lungo. Personaggi: Emilana Concha de Ossa. Mobilia: poltroncina

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ a pastello
  • ATTRIBUZIONI Boldini Giovanni (1842/ 1931): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Due erano le mete preferite delle tante americane miliardarie che sbarcavano in Europa: le case di moda, letteralmente svaligiate per rimodernare interi guardaroba e lo studio parigino di Giovanni Boldini: qui sostarono nel 1888 tre signorine cilene, le sorelle Concha de Ossa, modelle d'eccezione se si considera la loro parentela con il diplomatico Ramòn Subercaseaux, uomo di grande cultura, scrittore, viticultore, e - a tempo perso- anche pittore dilettante di talento, amico di John Singer Sargent, con cui aveva diviso lo studio a Venezia nel 1882; probabilmente fu proprio Sargent ad introdurre nella cerchia dell'alta borghesia cilena il Boldini, a cui, nel giro di pochi anni, Subercaseaux commissionò ben quattro ritratti.Il pittore rimase particolarmente colpito dalla minore delle tre sorelle Concha de Ossa, Emiliana, una "giovinetta di diciotto anni, bella come un amore".Il ritratto fu realizzato con la raffinata tecnica del pastello, in cui Boldini si perfezionò anche su formati di grandezza eccezionale, come in questo caso, dimostrandosi degno erede della tradizione settecentesca di Mengs, Liotard e Rosalba Carriera, capaci di giungere, nei loro ritratti, ad una profonda introspezione psicologica.Il successo di pubblico e di critica dell'opera fu immediato: presentato all'Esposizione Universale di Parigi del 1889, il 'Pastello bianco' - titolo con il quale l'opera divenne in breve famosa- ottenne la medaglia d'oro e recensioni entusiastiche che evidenziavano le indubbie capacità virtuosistiche dell'artista nell'uso di una tecnica così particolare. Boldini, imponendo al suo stile una decisiva svolta artistica raffigurava una femminilità "suprema ed irresistibile...correttissima e pudica, da vera signora..."; ben lontana, dunque dalla intrigante raffigurazione della nuova, sorprendente personalità di donna - volitiva, elegante, potente- tipica della società di fine secolo.Nel 'Ritratto di Emiliana Concha de Ossa' colpiscono i tenui giochi cromatici, i bianchi (neve, panna, crema) alternati a sfumature di grigi charissimi per rendere la fresca eleganza dell'abito da sera di prezioso raso e tulle trasparente, strizzato in vita, in cui la timida ragazza sembra quasi a disagio, intrecciando le dita in un gesto impacciato, giovane debuttante al suo primo ingresso in società.Boldini, subito consapevole di questo fortunato e perfetto risultato raggiunto con il 'Pastello bianco', non volle più privarsene; per l'America partì, al seguito della famiglia Concha de Ossa, una seconda versione, mentre l'originale, rimasto sempre nell'atelier parigino del maestro, fu donato poi dalla vedova Emilia Cardona a Benito Mussolini, che lo destinò alla Pinacoteca di Brera.In un'intervista, concessa quarant'anni dopo al conterraneo e collega Filippo De Pisis, l'artista ferrarese confesserà ancora la sua commossa ammirazione sia per la meravigliosa Emiliana, nel pieno fulgore della sua ingenua giovinezza, sia per la propria felice creazione: "che bella cosa - confessò- avrebbe dovuto vederla viva...Quello è niente...A lei ho dato una copia, il ritratto mipiaceva troppo, l'ho tenuto io". Al 'Pastello bianco' va associato un altro dipinto di Boldini, ora conservato presso il Museo Boldini di Ferrara, dal titolo ' Donna in nero che guarda il pastello bianco', databile al 1889 circa. Tradizionalmente si è voluto ravvisare nella misteriosa figura nera vista di spalle la stessa Emilana nel momento in cui osserva il proprio ritratto, e più precisamente la seconda versione dello stesso, quello che partì per l'America del Sud
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300180489
  • NUMERO D'INVENTARIO Reg. Cron. 2250
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso a destra - "Boldini/1888" - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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