Madonna che allatta il Bambino e quattro santi. Madonna del Latte con Santa Caterina, San Giovanni Battista, Santo Vescovo e Santo

dipinto, ca 1430 - ca 1435
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • MISURE Altezza: 55.5
    Larghezza: 45
  • ATTRIBUZIONI Bicci Di Lorenzo (1373/ 1452): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Andrea Di Cione Detto Orcagna (sipriot C.)
    Pittore Cinquecentesco Imitatore Del Trecento Toscano (inv. Pin.)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola, attualmente ottagonale, doveva avere sagoma differente e terminare superiormente a sesto acuto. Essa fu donata alla Pinacoteca nel 1903dal mercante d'arte marsigliese Casimiro Sipriot, che la riteneva opera di Andrea Orcagna. Di tale errato riferimento non si tenne conto; il dipinto venne catalogato negli inventari della Pinacoteca come opera di un imitatore cinquecentesco del Trecento toscano. M. Sirtori (1992), che sottolinea le difficoltà di lettura dovute allo stato di conservazione, seguendo la segnalazione orale di M. Boskovits rende attribuibile l'opera a Bicci di Lorenzo, artista fiorentino attivo nella prima metà del secolo XV a Firenze (legato dapprima al padre Lorenzo di Bicci ed alla produzione tarda di Andrea Orcagna, poi seguace ed imitatore di Gentile da Fabriano soprattutto tra il 1423 e il 1453). Individua infatti analogie tra la Vergine della tavola braidense e le Madonne raffigurate da Bicci in due trittici, conservati rispettivamente nella Chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze ed in quella dei Santi Ippolito e Donato a Bibbiena (Arezzo) del 1435, e nella Madonna con il Bambino, i Santi Caterina d'Alessandria, Antonio Abate, Giovanni Battista e Eustachio delle Gallerie dell'Accademia di Firenze (inv. n.8611). In particolare nel trittico di Bibbiena riscontra una posa ed una gestualità simili a quelli presenti nel dipinto in esame, mentre nella Madonna delle Gallerie di Firenze evidenzia caratteri comuni sia nell'impianto compositivo, nella scelta dei soggetti ed in alcuni dettagli decorativi. Il riferimento a quest'ultima opera è indicativo anche dal punto di vista cronologico: per le analogie evidenziate la tavola di Brera è ascrivibile agli anni tra il 1430 ed il 1435, periodo in cui è evidente l'influsso di Gentile da Fabriano su Bicci
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300180306
  • NUMERO D'INVENTARIO Reg. Cron. 6091
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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