Madonna di Albinea. Madonna con Bambino tra Santa Lucia e Santa Maria Maddalena

dipinto, ca 1540 - ca 1550
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Rondani Francesco Maria (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera riveste un'importanza particolare essendo ritenuta concordemente la più antica e la più fedele delle copie note della Madonna di Albinea, uno dei primi dipinti documentati del Correggio. La denominazione con cui è nota la tela deriva dalla sua originaria località di destinazione, Albinea, a pochi chilometri da Reggio Emilia. Secondo la storiografia locale Correggio fu ad Albinea tra il 1517 e il 1518 per eseguire il dipinto commissionato dai parrocchiani. La tradizione affererebbe inoltre che l'arcipreteGuidotti da Roncopò aveva fornito al pittore vitto e alloggio. Ma in una lettera dello stesso Guidotti, del 12 maggio 1517 (Reggio Emilia, Archiviodi Stato), questi pregava Alessandro Malaguzzi da Reggio di preoccuparsi personalmente affinché il Correggio eseguisse il dipinto in modo tale da risultare il più duraturo possibile. La lettera dimostrerebbe, quindi, che l'artista non aveva dipinto la tela ad Albinea, bensì nella sua città d'origine, dove, il 14 ottobre 1519, l'arciprete gli pagò quattro ducati. L'originale rimase il loco fino al 1647, quando la comunità di Albinea lo prelevò con la forza per consegnarlo al duca Francesco I d'Este che lo fece sostiuire con una copia (tutt'ora nella chiesa di San prospero ad Albinea), forse opera del pittore di corte estense Jean Boulanger, autore di altre opere del Correggio. L'originale risulta purtroppo disperso.L'opera in esame mostra un rapporto sia con il protoclassicismo emiliano che con il protomanierismo dossesco, tipico del giovane Allegri.E' stata proposta per questa copia la paternità di un pittore parmense postparmigianinesco, o a Francesco Maria Rondani, di cui è presente un'operapresso la Galleria Nazionale di Parma (Madonna col Bambino e i Santi Agostino e Girolamo) del 1540-1550 circa. L'ipotesi è di difficile conferma, trattandosi di una replica verosimilmente molto fedele al dipinto del Correggio. la scritta che compare in basso a destra è considerata una trascrizione della firma apposta sull'originale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300180140
  • NUMERO D'INVENTARIO Reg. Cron. 220
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ISCRIZIONI in basso a destra, su un sasso - " ANTONVS LAETVS FACIEBAT" - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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