Sant'Ambrogio incorona Vuolvinio e Angilberto/ due angeli

sportello, 0 - 0399

I due sportelli di accesso alla tomba sono decorati nella parte superiore con due clipei con due angeli mentre nei due medaglioni inferiori, sono raffigurati S. Ambrogio con il vescovo Angilbertoe Vuolvinio. I clipei sono circondati da smalti cloisonné bianchi, azzurri, verde smeraldo e bruno rosso alternati a pietre preziose e vetri incastonati in parte filigranate; da una bordura dorata liscia, da doppi motivi perlinati. Agli angoli otto medaglioni con teste di angeli a mosaico alternati a sette grandi pietre. Tutt'intorno ampio bordo a smalti alternati a pietre. I cammei e le gemme incise sono 14 (8 intagli e 6 cammei) distribuiti sul retro campo centrale e sul bordo della mensa. Sulla grande croce che decora il fianco sinistro sei: 1) corniola con la Sfinge, 2) calcelcedonio (agata bianca con testa della Medusa); 3) diaspro rosso con Eros; 4) corniola rossa ovale con il nome VOTURIA C.F.; 5) crorniola rossa con due coleotteri (?); 6) corniola rosso gialla la Fortuna. Retro, anta destra nella cornice circolare smaltata attorno a S. Gabriele 7) diaspro rosso con Ercole (?) nel bordo della mensa a sinistra 8) cammeo su agata nocciola chiaro, un Tritone (?); 9) cammeo su corniola ovale bianca, rossa con testa ritratto di profilo di Giulia figlia di Tito (CONTINUA IN AN)

  • OGGETTO sportello
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ sbalzo/ doratura/ smaltatura
    gemma/ incastonatura/ cabochon
    pietra dura/ incastonatura/ cabochon/ intaglio
  • MISURE Altezza: 116
    Larghezza: 80
  • AMBITO CULTURALE Ambito Carolingio
  • ATTRIBUZIONI Vuolvinus (notizie 835 Ca): esecutore (?) verso
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I particolari smalti dalla parte centrale del retro dell'altare trovano un riscontro insolitamente preciso nelle placchette originali superstiti in un reliquiario a Sainte Foy di Conques (Avevron) trasformato in età romanica, ma tradizionalmente donato da Pipino d'Aquitania morto nel 838. Anche nella scelta dei colori possono essere accostati alla legatura dell'evangelario CC n. 101 della Biblioteca Marciana di Venezia,a una coppia di "brachiola" del Museo di Sal onicco, all'Aiguière de Charlemagne a Saint Maurice en Aganne e infine a una placca di corona con volto di Alessandro Magno riportata a Preslav in Bulgaria. Altri raffronti diretti sono stati proposti con un al tare portatile nell' Augustinenmuseum di Friburgo Brisgovia, con un reliquiario a Sion nel Vallese e infine con la corona ferrea (ma le placchette di questa sono state applicate). Questi angeli a mosaico, probabilmente esegui ti da più maestri, denunciano influenze bizantine non comprese pienamente; si veda il rosso acceso delle labbra dei nastri e delle orecchie. Un repertorio decorativo che influenzerà non solo i salteri milanesi del IX secolo, ma perfino i motivi vegetali di un foglio con S. Crisofono del Codice 1007; f. IV della Nationalbibliotek di Vienna, realizzato a Salisburgo (Bertelli, 1988, pp. 53-54). I cammei e le gemme incise di esecuzione forse pro vinciale, sono vagamente databili dal I al IV sec. circa; non è possibile precisare la provenienza, erano probabilmente tutte pietre da anello per le dimensioni e la natura di sigilli offerte alla chiesa e reimpiegate come materiale decorativo,mentre le pietre nn. 9-10 sono forse imitazioni di gusto rinascimentale, del XVIII e XIX secolo le filigrane in oro del bordo superiore; sono probabilmente state rifatte e restaurate perché più facili all'usura.RESTAURI: Il Sant'Ambrogio (1893) già aveva accennato ai restauri dell'altare... e si assestarono da ultimo molte pietre sostituendone delle nuove ed al tre preziosissime ed altre mancanti. Lo conferma un quaderno intestato a Gio.Batta Sala orefice e gioielliere al simbolo delle spade in Milano in cui in data ottobre 1836 elenca i lavori eseguiti in quell'anno "per restauro al Pallio d'oro ed argento gemmato all'Altar Mag.re di St.Ambrogio in Milano per ordine e commissione della veneranda Fabbriceria di detta Chiesa... tra cui "cantoni" e un ancor più di "listelli a filigrana" e soprattutto furOROno acquistati tra le pietre preziose "n. 6 camei ed incisioni" quelle che il Gema riconosce nelle gemme n. 9-10-11-12-13-14
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175709-1.13
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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