decorazione plastica, complesso decorativo - ambito bergamasco (metà sec. XVI, sec. XVII, sec. XX)

decorazione plastica,

Decorazione in stucco

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA Stucco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bergamasco
  • LOCALIZZAZIONE Almenno San Salvatore (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Precisiamo che la decorazione architettonica che incornicia il frontone -paraste sui pilastri, cornicioni, fascia della ghiera dell'arco- pertiene all'intervento unitario di stuccatura che interessò i frontoni di quasi tutte le cappelle in concomitanza con l'esecuzione dell'organo, 1575-1588 ca.: cfr. scheda 03/00175411 e 03/00175392. Per la storia complessiva degli stucchi., cfr. scheda 03/00175375. Nel ms.. Almenno cit., al foglio LXXII si legge che il 19 nov. 1663 si spesero L. 663 per gli stucchi di questa cappella: cit. in Gamba, 1971/72, p. 121 n. 1, ma non sappiamo per quale zona della decorazione. La decorazione del frontone della cappella presenta caratteri di omogeneità con quella della prima, seconda e quarta cappella su questo lato (schede 03/00175422, 03/00175420, 03/00175412) e con quella della seconda e terza (03/00175375, 03/00175381) di quello sinistro: due putti seminudi si dispongono ai lati della targa centrale, in questo caso con due cherubini. Questi stucchi sono caratterizzati sia nelle figure dei putti che nella targa da esuberanza plastica e da libertà esecutiva lontana dal tono più asciutto e contenuto di quelli di Alzano Lombardo, databili nella seconda metà del XVII sec., come pure dalla sobrietà di quelli della metà del XVIII sec. di Giovanni Sanz nella quinta cappella di sinistra (cfr. scheda 03/00175388). In conclusione sono genericamente assegnabili, insieme a tutto il gruppo sopradetto, alla prima metà del XVII sec. La decorazione in stucco dell'intradosso di arco di ingresso, volta e pareti sembra invece essere moderna, assegnabile forse alla iniziativa di Don Giovanni Rota. Il sacerdote fu il maggiore fautore della distruzione di stucchi e stratificazioni non originarie negli anni Sessanta: cfr. Manzoni cit. p. 195 n. 45 e Inv. 1965 p. 64. Un intervento di rifacimento si rese forse necessario dopo demolizioni poco fruttuose di stucchi più antichi. Fanno pensare ad una moderna esecuzione la altrimenti inspiegabile integrità degli stucchi al confronto di tutti gli altri della chiesa; il ricorrere un po' trito dei motivi a fogliette delle incorniciature; le piatte riquadrature della parete di fondo; le soluzioni d'angolo con doppio pilastrino tra una parete e l'altra, molto diverse dalle uniche due antiche superstiti nella prima e seconda cappella a destra; la fattura un po' grossolana e sommaria dei motivi negli intradossi e della cornice di dipinto sulla parete di fondo; la piattezza e semplificazione di motivi vegetali. Una cornice a fogliette si dispone anche intorno alla faccia frontale e laterale del pilastro destro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175417
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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