decorazione plastica,
ca 1575 - ca 1588
Decorazione in stucco
- OGGETTO decorazione plastica
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MATERIA E TECNICA
Stucco
- AMBITO CULTURALE Bottega Bergamasca
- LOCALIZZAZIONE Almenno San Salvatore (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cappella è intitolata a S. Tommaso di Villanova almeno dal 1773: vedi Manzoni, 1988, p. 196, il quale cita come fonte della notizia Atti F. M. Leffi n. 9569, 29 luglio 1773, Fondo Notarile dell'Archivio di Stato di Bergamo. Per la storia complessiva degli stucchi, cfr. scheda 03/00175375. Occorre precisare che gli elementi architettonici -parasta, cornicioni- appartengono ad una fase della fine del sec. XVI (cfr. 03/00175392). La decorazione del frontone della cappella presenta caratteri di omogeneità con quella della prima, seconda e terza cappella su questo lato cfr. schede 03/00175422, 03/00175420, 03/00175417) e con quella della seconda e terza di quello sinistro (schede 03/00175375 e 03/00175381): due putti semi nudi si dispongono ai lati della targa centrale, in questo caso con due cherubini. Questi stucchi sono caratterizzati sia nelle figure dei putti che nella targa da esuberanza plastica e da libertà esecutiva lontana dal tono più asciutto e contenuto di quelli di Alzano Lombardo, databili nella seconda metà del XVII sec., come pure dalla sobrietà di quelli della metà del XVIII sec. di Giovanni Sanz nella quinta cappella di sinistra (cfr. scheda 03/00175388). In conclusione sono genericamente assegnabili, insieme a tutto il gruppo sopradetto, alla prima metà del XVII sec. La decorazione in stucco dell'intradosso di arco di ingresso, volta e pareti sembra invece essere moderna, assegnabile forse alla iniziativa di Don Giovanni Rota. Il sacerdote fu il maggiore fautore della distruzione degli stucchi e stratificazioni non originarie negli anni Sessanta: cfr. Manzoni cit. p. 195 n. 45 e Inv. 1965 p. 64. Un intervento di rifacimento si rese forse necessario dopo demolizioni poco fruttuose di stucchi più antichi. Fanno pensare ad una moderna esecuzione la altrimenti inspiegabile integrità degli stucchi al confronto di tutti gli altri della chiesa; il ricorrere un po' trito dei motivi a fogliette delle incorniciature; le piatte riquadrature della parete di fondo; le soluzioni d'angolo con doppio pilastrino tra una parete e l'altra, molto diverse dalle uniche due antiche superstiti nella prima e seconda cappella a destra; la fattura un po' grossolana e sommaria dei motivi negli intradossi e della cornice di dipinto sulla parete di fondo; la piattezza e semplificazione di motivi vegetali e la presenza di alcuni motivi decorativi a piramidi tipici degli anni Sessanta. Una cornice a fogliette si dispone anche intorno alla faccia frontale e laterale del pilastro destro
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175412
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0