Ciclo di affreschi

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bergamasco
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Scuola Scipioni Degli Averara
  • LOCALIZZAZIONE Almenno San Salvatore (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cappella dell'Annunciata oggi presenta una serie di affreschi assegnabili a due diversi periodi: S. Agostino sul frontale del pilastro sinistro e la Madonna su quello destro, con iscrizione del 1518; Santi e decorazioni nell'arco di ingresso, l'Agnus dei nella volta a botte e, sul latosinistro, S. Cipriano sul pilastro e lo Sposalizio della Vergine con iscrizione del 1537. L'altare in muratura è antico -fine XV inizi XVI sec.-, omogeneo agli altri della chiesa: cfr. 03/00175376. Questa cappella non venne mai rivestita di stucchi, a giudicare dallo stato di conservazione dei pochi affreschi rimasti, che furono però scialbati e discialbati, ed anche in piccole zone rifatti. Non è chiara la situazione della parete di fondo e di quella di destra, oggi intonacate e con alcuni motivi decorativi di incorniciatura in parte rifatti, probabilmente da Don Rota: cfr. Gamba V. M.1971-72 p. 121 e n. 2, la quale definisce Don Rota restauratore degli affreschi della chiesa. La cappella ha oggi una dedicazione all'Annunciata che risale al momento della sua fondazione alla fine del XV secolo. Questo si ricava da alcuni documenti trascritti da Gamba 1971-72: a p. 104 e 122, n. 1 viene riportato uno stralcio di ms. Almenno, f. 8, relativo all'elenco dei benefattori della chiesa: "Johannes gazinus iasinus fratres de arigettis del ponte" il 15 ottobre si impegnano a far costruire una cappella alla Annunziata. E ancora Gamba cito 154 stralcia un passo del mnscr. cito f. 9, dove la cappella risulta esistere: " Betinus arigettis del ponte", 9 genn. 1497, dona L. 50 per paramenti emessali per la cappella dell'Annunziata. L'appartenenza della cappella alla famiglia è confermata dalla presenza tra questa cappella e la quarta nel pavimento della navata di una lastra sepolcrale del XVI sec. inizi, con lo stemma di questa famiglia, di cui non si riesce a leggere l'iscrizione abrasa: cfr. 03/00175364.2. Ancora in Gamba cit., p. XIV-XV e n. p. 122 si stralcia un passo dello stesso manoscritto cit., f. 31, relativo al testamento di "Dominus Pilgrinus Arigettus del Ponte", rogato il 3 aprile 1531, in cui viene dato mandato a Giovanni Pietro suo figlio ed erede di far celebrare messe per lui all'altare "suae capellae Annuntiatae" e di far dipingere entro un anno dalla sue morte nella cappella della beata Vergine Maria "historiam desponsationis beatae Virginis et sancti Joseph, et imaginem Crucifixj cum Sancto Rocho ab uno latere, et sancto Sebastiano ab altero latere, et sanctae Mariae Virginis cum filio in brachijs et sancti Cyprianj". Questo documento ci consente di accertare la corrispondenza della cappella di cui parlano i documenti con quella attuale, in quanto del ciclo programmato oggi rimane S. Cipriano e lo Sposalizio, datato 1537. Questo è quanto ci dicono i dati documentari relativamente alle disposizioni di Pellegrino Arigetti, che commissionò anche l'affresco sul frontale del pilastro a destra della cappella, come attesta l'iscrizione dedicatoria del 1518. Si ricorda inoltre che Pellegrino Arigetti del Ponte, il quale dispose la costruzione di questa cappella e l'esecuzione degli affreschi, è lo stesso personaggio che, come ricorda l'iscrizione dipinta, pochi anni prima fece decorare la parete di fondo della sesta cappella a destra (cfr. 03/00175404.0). Gli affreschi della cappella sono stati considerati dalla critica nel loro insieme: Capuani, 1964, p. 3, attribuisce ad un pittore della famiglia degli Scipioni degli Averara, secondo lui un successore di Bartolomeo degli Scipioni, o comunque ad un seguace di Lotto, l'affresco con iscrizione 29 marzo 1537 con lo Sposalizio, per la vivacità del colore, la plasticitàdelle figure, l'armonia compositiva. Vengono poi fraintese le scritte dove compare il nome di Giovanni Arigetti del Ponte, scambiato per uno sconosciuto frescante. Ma poi lo stesso Capuani, 1970, p. 30 nota l'impronta boselliana nella Madonna con bimbo sul pilastro, per somiglianza con la tavola in collezione milanese del polittico del 1515, eseguito da Boselli per la prima cappella a sinistra (cfr. 03/00175374.0). In Inv. 1965, p. 65 si segnala la qualità dell'affresco con iscrizione del 1518 (03/00175409, è nominato quello con lo Sposalizio (03/00175407.4) e si rileva la qualità di quello con S. Agostino (03/00175408). Gamba cit., p. 122 rileva che la costruzione della cappella fu voluta dalla famiglia degli Arigetti, e riferisce la scritta sotto la Vergine del frontale del quarto pilastro non all'affresco, ma alla cappella. Inoltre, pp. 122-123, ripropone l'attribuzione alla scuola degli Scipioni degli Averara per lo Sposalizio. Argenti Barachetti 1975 p. 327 e fig. p. 332 scheda l'affresco con Vergine ed offerente (03/00175409) come opera di Boselli, riprendendo lo spunto di Capuani cit.. Manzoni 1988, p. 196 riferisce il parere di Capuani cit. per quanto riguarda lo Sposalizio, e segnala l'affresco di S. Agostino (03/00175408) e quello della Madonna (03/00175409), trascrivendone l'iscrizione. CONT. IN OSS
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175407-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE