Corona della Madonna: la fascia inferiore racchiusa da cordoncini attorti presenta sette topazi incastonati tra barrette serpeggianti con altra piccola pietra in mezzo, su fondo a cerchietti. La parte centrale è composta da una rete che di prolunga in sette punte (le 7 spade che trafiggono Maria) che terminano in un apice con un brillante circondato da un filo dorato. Tra le le sette punte si innestano sei ovali a racemi traforati entro cui sono incastonati un'acqua marina e quattro rubini a formare una croce, mentre la parte superiore è conclusa da una coroncina ad archetto con brillantini. Corona di Cristo: la fascia, racchiusa tra un doppio nastro, a fondo puntinato, è ornata da nove topazi ovali degradanti (il più grosso al centro) divisi da barrette verticali con piccolo zaffiro al centro. Da essa si innalzano nove foglioline dentate ognuna delle quali regge una piera a guisa di fiore e da cui partono nove nastri che si assottigliano e si incurvano verso il centro a sostenere un globo di lapislazzulo che sostiene una piccola croce con diamantini. I nove nastri sono tempestati di pietre variamente colorate. Negli ovati a rete traforata che dividono le nove foglioline verticali sono incastonate al centro nove ametiste ovali, concluse da una coroncina con brillantini
- OGGETTO corona da dipinto
-
MATERIA E TECNICA
brillante
ARGENTO
ORO
-
ATTRIBUZIONI
Nicolini Ambrogio (1899/ 1990)
- LOCALIZZAZIONE Alzano Lombardo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Doppia corona eseguita da Ambrogio Nicolini per la Madonna Addolorata o dello Spasimo reggente il figlio morto in braccio; venerata nell'antica icona dipinta nella chiesa sussidiaria di San Pietro, ma conservata nella parrocchiale ed esposta solo in occasione della festa annuale. Da C.PATELLI apprendiamo che nel 1852 "fu posta nel capo della Madonna una corona d'argento lavorata dall'orafo Carlo Mendoza di Bergamo, costata L.830" (poi rubata). Indi nel 1950 vennero offerte "dai devoti due corone, opera a sbalzo dello scultore Nani, una per la Madonna e l'altra per il divin Figlio". Infine - scrive sempre Patelli - "nel .1960, domenica 25 settembre, accedendo allesuppliche del clero e del popolo alzanese, il vescovo mons. G. Piazzi... decretava la incoronazione solenne del venerato simulacro... Le due corone d'oro e d'argento tempestate di gemme e rubini sono opera di finissimo cesello dell'incisore prof. Ambrogio Nicolini di Laveno. Gran parte dei preziosi sono stati offerti in generosa gara dai devoti di Alzano"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300155594
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0