Sant'Antonio da Padova

dipinto, 1616 - 1616

dipinto con semplice cornice lignea modanata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bononi Carlo (1569/ 1632)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare di Santa Chiara nella chiesa di Sant'Orsola in Mantova era decorato da tre tele del ferrarese Carlo Bonone, tutte oggi conservate in Palazzo Ducale. La pala d'altare rappresenta Santa Chiara che mette in fuga i Saraceni mostrando loro l'Eucarestia (cat. [333]), e sotto di essa erano due tele con San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio di Padova, ai lati di una nicchia al cui interno si trovava una "statua di legno rappresentante un Ecce Homo con la così detta veste inconsutile di lana rossa", descritta da un inventario del 1786 (Bazzotti 1996, p. 50). L'inventario in questione, redatto alla soppressione del monastero, attribuisce le tre tele al "Possenti", ovvero il bolognese Giovan Pietro Possenti, autore di un Miracolo di sant'Eligio nel duomo cittadino. A questo pittore le nostre due tele (come anche la pala d'altare) sono già assegnate nell'anonima Nota delle pitture del 1748 (p. 174) e in seguito da Cadioli (1763, p. 71). Già nel 1773 Luigi Crespi (pp. 57-58) restituisce le tre opere al suo vero autore, il Bonone, grazie alla testimonianza di suor Maria Eletta Freguglia, badessa di Sant'Orsola, che con una lettera del 1769 conferma allo stesso Crespi, sulla base di perduti documenti, la paternità delle tre tele al ferrarese Bonone. La precisazione non è subito recepita localmente, nonostante anche Giovanni Bottani nel 1786, indicando i due dipinti come meritevoli della musealizzazione nel Regio Ginnasio, li dica opera del ferrarese. Essi giungono quindi in Accademia Virgiliana entro il 1810, quando l'inventario di Felice Campi li dice "suposti del Bononi"; qui rimangono per tutto l'Ottocento, pur diventando di proprietà comunale nel 1862. Nel 1922 (?) sono infine depositati in Palazzo Ducale. Come opere del Bonone le ricorda anche, alla metà del secolo, Carlo d'Arco. Nel 1885 Bertolotti (pp. 55-56) pubblica i documenti relativi alla committenza dei due dipinti, realizzati nel 1616, ma non collega espressamente le carte d'archivio alle tele, come fa invece nel 1965 la Perina (p. 477). Il collegamento con le due opere del Palazzo Ducale e la conseguente cronologia al 1616 sono accolti dalla Askew (1977, p. 128 nota 29), da Berzaghi (1983, p. 136) e da Bazzotti (1996, p. 49 nota 24). I due dipinti sono infatti al loro posto in chiesa soltanto nel settembre 1616 (Luzio 1913, p. 128) e vengono probabilmente commissionati in seguito alla consegna della pala di Santa Chiara (cat. [333]). Berzaghi (1983, p. 136) nota che Bonone replica il San Francesco anche nella paletta dell'oratorio della Santissima Trinità o Compagnia di San Pietro in Reggio Emilia; l'identico modello è anche adoperato dal ferrarese per il san Carlo inginocchiato nella pala già in Santa Chiara a Fabriano e oggi a Brera, cui è preparatorio un foglio del Cabinet des Dessins del Louvre (inv. 6731r), con analoga figura. Una copia del 12267 si trova a Mantova, nella chiesa di San Martino, ove è già segnalata dalla Askew (1977, p. 128 nota 29) come opera di Lucrina Fetti, sulla scorta di Susani (?): il modello è ripreso con una libertà pittorica da pieno Seicento e l'attribuzione alla Fetti non è confermata da quanto il dipinto stesso ci mostra. Il Bonone ha inoltre adoperato lo stesso modello del Sant'Antonio di Padova per un san Bernardino nel disegno preparatorio (Cambridge, Fitzwilliam Museum di Cambridge, inv. PD.7-1958, ma cfr. Schleier 1993, p. 409) del Cristo adorato da angeli, san Sebastiano e san Bernardino del Louvre (inv. 121)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152576
  • NUMERO D'INVENTARIO Gen. 12266
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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