ritratto di gentiluomo con cane (Galeotto IV Pico ?)
dipinto,
1609 - 1613
Peranda Santo (1566/ 1638)
1566/ 1638
Ritratti: ritratto di gentiluomo a figura intera. Animali: cane. Interno: il gentiluomo è ritratto all'interno di un ambiente dove sulla sinistra si vede una colonna e sulla destra un supporto a forma di parallelepipedo ricoperto di velluto color cremisi; nella parte alta del dipinto si vede una pesante tenda di velluto color cremisi drappeggiata
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Peranda Santo (1566/ 1638)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Indubbia è la provenienza del quadro dalle collezioni dei Pico. Il dipinto rimane a Mirandola sino al 1716 e solo allora, assieme a molti altri qui catalogati, viene portato a Mantova, dove la sua origine non è mai dimenticata, tanto che nell'inventario del 1937 è ancora indicato come opera della "scuola di Santo Peranda". Problematica è l'identità dell'uomo; l'ipotesi (Cappi 1984, p. 132) che egli abbia circa venti anni e possa pertanto essere Galeotto IV Pico (1607 - 1637) non convince, perché l'uomo potrebbe essere quasi trentenne; lo stesso Cappi propone un'alternativa: il principe Alberigo Carlo di Cjbo, futuro marito di Fulvia, figlia di Alessandro I Pico; esclude invece i due principi di casa d'Este, Ippolito Geminiano e Nicolò Pietro. [Altre due ipotesi sono possibili: il principe Francesco, d'Este?, che sappiamo ritratto dal Peranda gà nel 1609 (Venturi 1882, p. 143), o "Un ritratto del Sig.r Prencipe Galeotto fratello del Sig.r Prencipe Federico" (e quindi anche di Alessandro I?, dev'essere nato prima del 1564 e morto nel 1592, sarebbe quindi un ritratto postumo), presente nell'inventario del 1649-1650 (Il Castello di Mirandola 2006, p. 250)]. L'attribuzione a Sante Peranda è accolta dagli studiosi che si sono occupati dell'opera, anche se la Martinelli Braglia non a torto ritiene che "certi brani inerti e compilativi, come lo sfondo o le ricche vesti intessute d'oro" possano spettare a Michelangelo, figlio di Sante. Difficile esprimersi sulla cronologia dell'opera, che Cappi su basi stilistiche tende a tenere verso il 1609-1613, cioè nella prima produzione ritrattistica del Peranda per la corte di Mirandola. La gamma cromatica calda e la mancanza di spunti paesaggistici inducono ad accostare il dipinto al Ritratto di Cesare d'Este o al Ritratto del cardinale Alessandro d'Este
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152486
- NUMERO D'INVENTARIO St. 204
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0