Busto di guerriero
dipinto,
(?) 1502 - (?) 1502
Grimaldi Lazzaro (attribuito)
1472/ 1515 (?)
Affresco strappato applicato su tela. Manca la cornice
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Grimaldi Lazzaro (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Credo che l'affresco si possa riconoscere nella "testa d'armigero trovata in un locale dell'Ospedale civico di Mantova" di cui scrive PATRICOLO nel 1904 (p. 57). L'ospedale era allora sito in ambienti già appartenuti al monastero di Sant'Orsola, fondato nel 1603 ma inglobando numerosi edifici preesistenti, tra cui il palazzo dei Gonzaga di Vescovato. L'esecuzione dello strappo è forse precisabile al 1902, poiché sul retro della tela è incollato un foglio di giornale, probabilmente la "Gazzetta di Mantova", su cui si intravedono misurazioni metereologiche relative al 27 dicembre 1902. Non v'è dubbio che il frammento appartenesse a una più ampia composizione, ma non ho modo di capire quale. Il dipinto è inventariato nel 1937 come opera del XV secolo; in seguito, senza indicarne la provenienza, OZZOLA (1949, n. 52; 1953, n. 52) lo menziona attribuendolo a Giovanni Antonio De Sacchis, il Pordenone, presente a Mantova nel 1519-1520, impegnato a dipingere l'esterno della casa di Paride Ceresara, il palazzo del Diavolo, e forse altre facciate (TELLINI PERINA 1994; AGOSTI 2005, pp. XXXIV-XXXV nota 102; FISCHER PACE 2008, pp. 244-245 nn. 551-553; L'OCCASO 2009b, pp. 24-27). La PERINA (1961b, p. 480) accoglie con qualche dubbio l'attribuzione al Pordenone, mentre in seguito RAGGHIANTI (1962, p. 38) precisa che si tratta invece di "una derivazione cinquecentesca dal gusto del Mantegna". Il palazzo dei Gonzaga di Vescovato appartiene, a cavallo tra XV e XVI secolo, al bellicoso Giovanni Gonzaga, figlio di Federico I. Per lui nel 1502 lavora il reggiano Lazzaro Grimaldi (AGOSTI 2005c, pp. 208 e 244, nota 52), al quale converrà accostare il malconcio lacerto. L'unica opera firmata dall'autore è una Madonna col Bambino e quattro santi conservata presso una non meglio precisata collezione privata; su di essa LUCCO (2006, pp. 11-15) ha costruito un catalogo di opere che ERVAS (2009) riferisce in parte a Geminiano Benzoni e FERRETTI (2009b) a Domenico Panetti. Un confronto tra la paletta firmata e il nostro affresco non pare impossibile e mi induce quindi a presentare in via d'ipotesi lo strappo sotto il nome di Grimaldi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152470
- NUMERO D'INVENTARIO St. 684
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0