"Scene di vita di un romano"

sarcofago, 160 - 180

Vasca quadrangolare con profilo sporgente in basso e orlo superiore a listello che si ripete nel coperchio. Lo stesso nei fianchi. Fronte: frattura al centro, in verticale; fianco destro: fratture longitudinali; coperchio: varie fratture e lacuna centrale. Qualche restauro sulla scena centrale della fronte con ricomposizione di qualche frattura. E' improponibile la non pertinenza dei due fianchi alla fronte (Ventura), perchè la differenza stilistica era una delle caratteristiche più frequenti di queste opere

  • OGGETTO sarcofago
  • MATERIA E TECNICA marmo greco/ scultura/ trapanatura
    Stucco
  • MISURE Profondità: 104 cm
    Altezza: 86 cm
    Lunghezza: 214 cm
  • AMBITO CULTURALE Arte Romana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I rilievi delle varie parti del sarcofago sono comprensive delle seguenti figurazioni: fronte: si possono distinguere tre scene che prendono il nome dalle virtù del cittadino romano : clementia, pietas, concordia. Da sinistra : una Vittoria alata acefala segue la Virtus che ha l'elmo legionario e regge un vessillo mentre sale sul suggestum su cui sta il generale, vestito di corazza e paludamentum, il quale accoglie un gruppo di barbari (due uomini col berretto frigio, una donna e un bambino) supplicanti ,sospinti da un legionario visto di ¾, vestito di tunica e con elmo. Segue una scena di sacrificio in cui il personaggio appare più giovane e imberbe. Davanti ad un tempio corinzio tetrastilo su i cui gradini sta un tibicine che suona un doppio aulos mentre il personaggio in veste militare e reggendo una lancia versa il contenuto di una patera sul tripode acceso e un giovane camillo con urceus lo segue. Completano la scena due vittimari : uno inginocchiato trattiene il toro che l'altro sta per abbattere con la scure levata. Segue una scena di nozze con la dextrarum iunctio davanti a Iuno Pronuba mentre in primo piano Imeneo regge una fiaccola. Dietro lo sposo che è barbato ed indossa la toga vi è un paraninfo anziano mentre la sposa che è velata è seguita da Suada. La scena si svolge in un interno come mostra il parapetasma teso sullo sfondo. Coperchio: ad ogni estremità vi è un mascherone acroteriale, giudicato una testa barbarica in funzione decorativa. Poi la scena inizia col Sole sul carro mentre sferza i cavalli che salgono preceduti da un piccolo Fosforo alato. Sotto giace Oceano, vecchio con lunga barba, appoggiato sul gomito. Poi uno dei Dioscuri, col cavallo parzialmente perduto, precede le quattro divinità capitoline: Giove con l'aquila, Giunone col pavone, Fortuna (o Salus Populi Romani) con la cornucopia e Minerva con lancia e scudo. Segue il secondo Dioscuro col cavallo e poi il carro di Selene in discesa preceduto da Espero. Fianco sinistro: due giovani offerenti, affrontate e vestite di peplo, recano l'una una cassetta, l'altra dei frutti entro un panno. Segue un camillo in tunica il quale regge con la destra l'urceo mentre con la sinistra solleva una cassetta ad intreccio. Fianco destro: un vittimario barbato, a torso nudo e armato di scure, conduce un grosso toro. Il sarcofago appartiene ad un gruppo derivato da un unico modello cui sarebbero state apportate varianti. E comunque è giudicato il migliore della serie. Per le varie tipologie delle figure e i diversi possibili confronti la cronologia senz'altro più accreditata si attesta intorno all'età antonina (160-180); nonostante vi siano alcune proposte di allargamento al 150-180 (Sichtermann) o di restringimento al 180-190 (Salvaggio). I rilievi del sarcofago si trovavano nella collezione di Vespasiano Gonzaga a Sabbioneta (ma si può supporre una provenienza da Roma). Poi al Museo dell'Accademia nel 1774-1775. Trasferiti nel 1784 (circa) al Palazzo degli Studi. Poi al Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152439
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Gen. 6727
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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