Lotta fra Greci ed Amazzoni (fronte)

sarcofago, 125 - 149

Fronte di sarcofago finito superiormente e inferiormente da un listello sporgente. Due rotture verticali dividono il rilievo in tre parti ricongiunte. Scheggiature in vari punti. Aggiunte moderne: ferita sul petto del primo guerriero caduto a sinistra; testa e dorso del guerriero che afferra l'amazzone per la testa ; testa dell'amazzone morta con braccio sul capo. Rilavorazioni: pelli di pantera, esclusa l'ultima a destra; pelta dell'amazzone morta; elmo del penultimo guerriero a destra; figura dell'ultimo guerriero a destra

  • OGGETTO sarcofago
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura/ trapanatura
  • MISURE Altezza: 62.5 cm
    Lunghezza: 228 cm
    Spessore: 12 cm
  • AMBITO CULTURALE Arte Romana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rilievo costituiva in origine il fronte di un sarcofago. La scena scolpita si svolge da sinistra e si può suddividere nei tre gruppi di personaggi raffigurati. 1) Una amazzone a cavallo in chitonisco e stivali viene fermata da un greco con elmo e scudo che afferra le briglie; davanti vi è una amazzone in ginocchio,in atto di difendersi, che viene presa per i capelli da un guerriero visto di spalle. In primissimo piano una amazzone in ginocchio sta cadendo a terra; 2) Poi un cavallo a terra è ancora cavalcato da una amazzone in chitonisco e stivali, che si volta indietro. Un guerriero poggia il ginocchio sul cavallo caduto, dal dietro. Una amazzone a cavallo avanza quasi calpestando una figura di amazzone morta e le si avventa contro un guerriero con elmo e scudo. Dietro vi è un altro greco e una amazzone a cavall; 3) In primo piano una amazzone su cavallo che sta cadendo a terra sembra rivolgersi supplichevole ad un guerriero in armatura completa che avanza da destra. Dietro a lui una testa di greco. Già il soggetto mostra la derivazione dal mondo greco e motivi classici si ritrovano nella disposizione a gruppi, nel succedersi di questi e nelle singole figure. Una sezione di esso è riprodotta nelle grottesche delle Logge Vaticane; probabilmente fu portato a Mantova da Giulio Romano (Becatti 1968, pag. 561). Si ricorda, a questo proposito, che il rilievo era collocato nella Galleria dei Marmi (o dei Mesi) dell'Appartamento di Troia, al di sopra della porta che immette nell'adiacente Sala di Troia, come tramanda uno dei disegni di Ippolito Andreasi (1568) conservati a Dusseldorf (Burkhardt, 1989). Nel Seicento la scultura si trovava alla villa Favorita, scomposta in due pezzi su due porte della loggia destra verso il giardino. Al Museo dell'Accademia nel 1774-75. Con questo trasferita al Palazzo degli Studi nel 1784 (circa). Poi a Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152424
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Gen. 6745
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 125 - 149

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE