martirio di San Lorenzo

dipinto, ca 1620 - ca 1640

dipinto privo di cornice

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Cremonese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Pagni, Benedetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1616 Ippolito Donesmondi scrive a proposito della basilica di Sant’Andrea che “Nella capella di San Lorenzo vi è il martirio sù l’ancona grande d’esso Santo, opra molto degna di Benedetto da Pescia celebre pittore” e che nel 1579 l’antica chiesa di San Lorenzo si doveva “gettar a terra, trasferendo il titolo d’essa, co’l fonte battesimale, & altre sue attinenze, nella Chiesa di Sant’Andrea, in una particolar capella, fatta ornar di pitture dal signor Baldassare de Preti”. La cappella di San Lorenzo era in principio la prima grande sulla destra, ma nel corso del Settecento la sua collocazione nella chiesa cambia, tanto che il Cadioli (1763, p. 53) la identifica con la prima grande a sinistra, ora detta di San Silvestro, scrivendo che “il Martirio di esso Santo, è di Benedetto Pagni, da Pescia, che fu in que’ tempi condotto da Roma da Giulio. Il pensiero di questo quadro è preso in parte da un’opera di Tiziano”. Il dipinto viene ancora descritto nella chiesa dal Chiusole, dal Lanzi (che passa per Mantova nel 1793 e vede “in S. Andrea di Mantova un S. Lorenzo degno di tanta scuola”) e dal Ticozzi, anche se all’epoca forse non è già più in chiesa. Dal 1788 (?) la prima cappella grande sulla sinistra ospita infatti la Sacra conversazione del 1525 di Lorenzo Costa, proveniente dalla demolita parrocchiale di San Silvestro. Il Martirio di san Lorenzo entra apparentemente nella raccolta di Gaetano Susani: il d’Arco annota sui suoi manoscritti, a proposito dell’opera del Pagni ricordata dal Cadioli, che “ora il signor Gaetano Susani crede di possederla nella privata sua galleria” (ASMn, Documenti patrii d’Arco, b. 45, c. 490v; BCMn, ms 1268, p. 208). Susani dona nel 1853 il dipinto al Museo Patrio (d’Arco 1853, pp. 24-25 n. 11; ASCMn, titolo X-3-4, 1830-1853); egli, va ricordato, mantiene il patronato della cappella di San Sebastiano in Sant’Andrea della quale ha posseduto la pala d’altare (vd. Introduzione, p. 000). Nel 1922 il nostro dipinto, sino ad allora conservato nel Palazzo Accademico, è depositato in Palazzo Ducale (Tamassia 1996, p. 61). La critica ha sempre identificato la nostra pala con quella già in Sant’Andrea, accettando l’attribuzione al Pagni, fino a che Berzaghi (in Pittura a Mantova 1989, p. 240) per primo ha sollevato dei dubbi, notando un notevole scarto qualitativo e stilistico con le opere certe del pittore toscano. Dobbiamo peraltro notare che la decorazione della cappella include due coevi ma deboli affreschi sulle pareti laterali – che a ragione la Perina (1965, p. 332; ma si contraddice in Perina 1965, p. 29) ritiene di diversa fattura – e, stando alla testimonianza del Donesmondi, sarebbe stata eseguita non prima del 1579: il Pagni, battezzato nel 1503 (Nesi 2002, p. 2), muore però il 12 settembre 1578. Corretta è l’affermazione delle fonti che la cappella di San Lorenzo sia stata di patronato di Baldassarre de’ Preti: il testamento del conte palatino, del 1585 (ASMn, Registrazioni Notarili, c. 128v), include la richiesta che il suo corpo sia lì condotto, “vel in loco ubi repositus est Sacratissimus Sanguis domini nostri Jesu Christi”. Il Preti, per inciso, nelle precedenti versioni delle ultime volontà non cita mai la cappella in Sant’Andrea ma solamente la sepoltura di famiglia in San Francesco (ASMn, not. Federico Galvani, b. 4603, 6 febbraio e 30 maggio 1582; b. 4604, 4 gennaio 1584). Nella visita pastorale del 1612 (ASDMn, Visite pastorali, frate Francesco Gonzaga, dal 1593, c. 31r-v) la cappella è detta “sub titulo Sancti Laurentii et Sanctae Annae”. CONTINUA NEL CAMPO OSS.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152019
  • NUMERO D'INVENTARIO Gen. 6812
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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