ritratto di Federico II Pico

dipinto, ca 1610 - ca 1610

dipinto con cornice lignea finemente intagliata e dorata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Peranda Santo (e Aiuti)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto proviene dal palazzo dei Pico a Mirandola e da lì giunge a Mantova, assieme a tante altre opere qui tuttora conservate, nel 1716. Inventariata nel 1937 come opera del Peranda, la tela è in seguito schedata da Ozzola (1949, n. 21; 1953, n. 21) che propende piuttosto per Palma il Giovane, seppure con un margine di dubbio. Il quadro viene correttamente identificato come ritratto di Federico II Pico da Cappi (1963, p. 35 n. 37), il quale per primo legge la scritta presente in alto, parzialmente nascosta dalla cornice. Federico II Pico nasce nel 1564, secondogenito di Ludovico II e Fulvia da Correggio, è principe di Mirandola dal 1592, ottiene nel 1596 il titolo di marchese e l’onorificenza del Toson d’oro (che nel nostro ritratto esibisce al collo), muore infine nel 1602. La proposta di Ozzola a favore del Palma è lasciata cadere da Ivanoff e Zampetti (1979, p. 599 n. 477), che riscontrano piuttosto i modi del Peranda, ed è considerata incerta o erronea dalla Mason Rinaldi (1984, p. 170 n. A44), mentre Cappi (1963, p. 35 n. 37; 1984, p. 104) la ritiene plausibile, anche in virtù di una possibile datazione dell’opera verso il 1597-1598 (anni in cui Peranda ancora non opera per i Pico) e dell’impostazione nettamente veneziana del quadro, che giudica “inelegante ma di grande energia”. A una datazione più tarda è incline la Martinelli Braglia, la quale ritiene che il ritratto possa essere postumo e che abbia caratteristiche stilistiche – quali la “luminescenza greve e come oleosa” – tipiche del Peranda; data di conseguenza il dipinto attorno al 1610. Una realizzazione postuma del quadro è senz’altro possibile ma la modesta qualità pittorica induce anche a dubitare dell’attribuzione a Sante Peranda e a suggerire, in via d’ipotesi, il nome del figlio Michelangelo o un più cauto riferimento alla bottega del pittore veneziano; la sola testa potrebbe essere autografa, ma Peranda potrebbe aver affidato il completamento dell'opera ai suoi allievi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152007
  • NUMERO D'INVENTARIO St. 24
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
    2013
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra - federicus picus mira[ndulae] / prin[ceps] II conc[ordiaeque] mar[chio] - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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