Incontro alla porta Aurea. incontro di Sant'Anna e San Gioacchino alla porta aurea
dipinto
ca 1600 - ca 1605
Malpizzi Bernardino (1553/ 1623)
1553/ 1623
dipinto privo di cornice
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
-
ATTRIBUZIONI
Malpizzi Bernardino (1553/ 1623)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è menzionato per la prima volta nel 1798: all’epoca si trova nella chiesa della Santissima Trinità dei Gesuiti, di lì per essere trasportato in Palazzo Ducale; è descritto come “S. Gioacchino e S. Anna, come sopra [quadro per lungo] dello stesso Borgani” (App. [5], n. 7). Nel 1803 è certamente in Palazzo Ducale, dove viene indicato nuovamente con l’errata attribuzione al Borgani e la provenienza da una chiesa degli “Agostiniani” (App. [6], n. 42). Difatti nel 1775 gli Agostiniani, che solitamente risiedevano nella chiesa di Sant’Agnese, sono trasferiti nella chiesa della Trinità, già dei Gesuiti, e ne “ereditano” le sostanze. Pertanto negli ultimi anni del XVIII secolo si trovavano indistintamente nella Santissima Trinità opere nate per quella chiesa o provenienti da Sant’Agnese. L’Incontro alla porta Aurea viene segnalato Ozzola (1949, n. 250; 1953, n. 250) come opera di scuola mantovana del Seicento e da Paccagnini (1973, p. [38]) come opera del Borgani; è quindi pubblicato dalla Tellini Perina (1981, pp. 47-48) con l’attribuzione a Todoro Ghisi e una datazione verso il 1577; la studiosa suppone che il quadro possa provenire dalla chiesa di Sant’Antonio. In seguito Berzaghi, confermando l’attribuzione, preferisce ipotizzare che in origine potesse ornare la chiesa degli Agostiniani di Sant’Agnese (Berzaghi 1998, pp. 129-130 e 158 nota 23). Per Rodella vi sono invece incertezze circa la provenienza dell’opera, per la quale propone Sant’Antonio, Sant’Agnese o San Francesco. È invece probabile (L’Occaso 2007, pp. 106-107) che il dipinto sia stato in origine proprio nella chiesa degli Agostiniani; lì, nel 1600, una cappella dedicata a Santa Maria Egiziaca e che “in futurum erit intitulata et vocabitur capella Concettionis beatae Mariae Virginis”, è concessa ad Agnese Aregotti, marchesa di Grana, che si impegna a ornarla. La committenza della pala potrebbe pertanto cadere subito dopo questa data; la marchesa è nota per altri rilevanti episodi di mecenatismo d’arte (Piccinelli 2000, pp. 19-20; Sani 2005, p. 48 nota 44). Il dipinto rappresenta tre diversi momenti della Concezione della Vergine Maria, secondo la narrazione apocrifa. In secondo piano, a sinistra, è l’annuncio a Gioacchino mentre, a destra, è l’annuncio ad Anna; in primo piano è il loro incontro alla Porta Aurea (pseudo Matteo, 3,5). Ho recentemente messo in discussione l’attribuzione al Ghisi, notando caratteristiche non riconducibili a questo pittore e avanzando pertanto il nome di Bernardino Malpizzi (L’Occaso 2007, p. 106), anche per affinità con altre opere certe dell’artista, come la Crocifissione tra la Madonna e sant’Orsola del 1607 degli Istituti Gonzaga (ora Mantova, Museo Diocesano), e altre attribuite, come alcune pitture della Galleria di Passerino in Palazzo Ducale; suggerisco una data intermedia con molte probabilità anteriore al 1605. La tavolozza impostata sul contrasto tra colori terrosi e toni aciduli, le proporzioni allungate delle figure, la loro fissità, l’elaborato sistema di pieghe nei panneggi ad ampie falde sono perfettamente riconducibili al Malpizzi. Ribadisco infine l’utilità di un confronto di questa pittura con l’incisione a chiaroscuro rappresentante i Santi Andrea e Longino, la cui attribuzione al Malpizzi, formulata in via ipotetica (L’Occaso 2007, p. 98), posso oggi confermare rinviando a Weigel (1865, p. 377 n. 4547) che ricorda una stampa d’invenzione del Malpizzi e incisa dall’Andreani, rappresentante “S. Andreas u. S. Longin in ganzen Figuren”
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152001
- NUMERO D'INVENTARIO St. 735
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
2013
- ISCRIZIONI sopra la porta aurea, su un nastro retto da un angelo - CONCEPTIO GLORIOSÆ VIRGINIS MARIÆ - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0