Madonna con Bambino in Trono tra angeli e sante Maddalena e Scolastica (?)

trittico portatile, 1425 - 1449

Altarolo da viaggio con figurazioni intagliate in osso distribuite in tre valve terminanti a cuspide, delle quali le due laterali richiudibili su quella centrale che poggia su basamento rettangolare con rastremature concave sulle quali corre un motivo a meandri intarsiato in osso; una cornice con un unico motivo romboidale intarsiato in osso e in diverse essenze lignee inquadra le figurazioni delle tre valve; un diverso motivo romboidale, sempre ad intarsio, decora il fronte del tettuccio cuspidato centrale in aggetto; una fila di piccole losanghe è dipinta, in analogia con tali incorniciature, sulla faccia esterna delle valve

  • OGGETTO trittico portatile
  • MATERIA E TECNICA Stucco
    madreperla/ intarsio
    legno/ pittura/ intarsio
    osso/ intaglio/ intarsio/ pittura
  • MISURE Profondità: 4 cm
    Altezza: 41.5 cm
    Larghezza: 18.3 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piccolo altare da viaggio è attribuibile alla bottega veneziana degli Embriachi, che si distinsero in modo particolare per le lavorazioni ad intarsio alla "certosina", oltre che per gli intagli in osso, particolari manifestazioni di una cultura raffinata e accattivante, tipica della ricca borghesia e delle corti della prima metà del Quattrocento. Secondo Bazzotti (1986) le figurazioni dell'altarolo sarebbero la significativa testimonianza di una "partecipazione ai problemi figurativi di un'epoca di transizione tra le cadenzate declinazioni del mondo cortese e le novità protorinascimentali". Sempre a quanto asserisce Bazzotti il trittico dovrebbe corrispondere ad un oggetto del museo settecentesco dell'Accademia descritto dal suo primo ordinatore Gian Girolamo Carli nel 1777 come "un'elegante e conservatissima anconetta...che sembra opera del secondo decimo quarto [con]sente figure intagliate non in avorio, ma in denti bianchissimi d'ippopotamo" (Archivio di Stato di Mantova, documenti patrii d'Arco, n. 123). Il pezzo non è più documentato almeno sino al 1937 anno in cui appare collocato in Palazzo Ducale nella sala della Crocifissione (Reg. 23 p. 19)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300151563
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Gen. 6578
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI piedistalli delle figure - (valva di sinistra) S. M. MAdA; (valva centrale) AVE MARIA GRAT[IA PLEN]A; S. SCOLASTI[CA] - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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