poltrona, coppia - ambito lombardo (secc. XVIII/ XIX)

poltrona, 1790 - 1811

Poltrona laccata di bianco e dorata con schienale rovesciato, ricoperto di seta verde chiaro, rifinita ai bordi da passamaneria e intelaiatura lignea con lunghe profilature rettangolari dorate. I braccioli, imbottiti nella parte cilindrica dell'appoggio, sono decorati alle estremità da corone di palmette e sul davanti sono conclusi da elementi a parallelepipedo con piccola applicazione dorata a clipeo; i sostegni a "V" rovesciata hanno una linea leggermente inflessa e terminazioni a voluta. Il sedile, rivestito della stessa seta verde chiaro, ha i fronti lignei percorsi da lunghe profilature rettangolari dorate con motivi a rosetta alle estremità. Le gambe anteriori, di linea diritta e forma tronco-conica, nella parte alta presentano una corona dorata di palmette a cui si sovrappongono un piattello e una strozzatura di raccordo; i piedi, sui quali permane parte dell'originaria coloritura, sono colorati da un elemento in rilievo scanalato e dorato. Sul retro dello schienale è stata mantenuta la seta originale damasco del tutto simile alle tappezzerie delle pareti della Sala dello Zodiaco

  • OGGETTO poltrona
  • MATERIA E TECNICA legno/ laccatura/ doratura/ intaglio/ modanatura
    seta/ damasco
  • MISURE Profondità: 62 cm
    Altezza: 91.5 cm
    Larghezza: 63.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'arredo fa parte di una coppia di poltrone rifoderate in tempi recenti, ma che conservano posteriormente, sullo schienale, l'originale, si presume, seta verde damasco del tutto simile alle tappezzerie delle pareti della Sala dello Zodiaco (dove forse erano collocate in epoca napoleonica), e al rivestimento di un divano e dieci sedie. Delle due etichette incollate sotto le due poltrone solo una trova corrispondenza con l'inventario del 1812 che la vede collocata nell'Appartamento degli Arazzi nella camera V al numero "616". Impresso sotto entrambe le poltrone il marchio "M.R." che l'Ozzola identifica come "Mobilia Reale" in relazione all'ipotesi secondo la quale gli arredi potrebbero provenire dai palazzi reali di Monza e di Milano; vi potrebbe essere un riferimento anche con il Palazzo Reale, denominazione con la quale in quel periodo s'indicava anche il Palazzo Ducale di Mantova. Il riferimento delle due poltrone all'ultimo decennio del '700 e al primo dell'800 è suggerito dalle linee eleganti e stilizzate, non che dalle ornamentazioni geometrizzanti e pure fitomorfe delle palmette, tipiche del gusto neoclassico, in particolare dello stile Luigi XVI e dello stile Impero. La coppia delle poltrone si rapporta strettamente ad una serie di sedie (NCTN 00150884) e di sgabelli (NCTN 00150761) - con le quali costituisce un unitario insieme di arredi - caratterizzati dalle stesse linee e decorazioni. In questa serie di mobili si possono in parte ravvisare i modelli diffusi anche da Giocondo Albertolli, tra gli architetti ornatisti lombardi più importanti e che più contribuirono al rinnovo in senso neoclassico, anche per quanto riguarda gli arredi. Si ricorda che l'Albertolli, nel 1799, era stato incaricato di fornire i disegni per il rifacimento ornamentale delle pareti della galleria degli Specchi in Palazzo Ducale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300150925
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. St. 92
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • STEMMI sotto - Marchio - M.R
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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