Elemosina di San Guglielmo con santi francescani e sante francescane

dipinto, 1753 - 1753

Personaggi: San Guglielmo; Sant'Anna; Maria Bambina; San Bernardino di Siena; San Ludovico di Tolosa; Sant'Elisabetta di Turingia; Santa Chiara; Dio Padre. Figure: santi francescani; sante francescane; mendicante; missionario; indigeno moro; angeli. Attributi: (San Bernardino) stella; ostensorio; saio; fisionomia; (San Guglielmo) pane; (San Ludovico di Tolosa) pastorale; piviale; (Sant'Elisabetta) saio; corona regale; (Santa Chiara) cuore fiammato. Oggetti: conchiglia battesimale; bacile; dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta telata/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 318 cm
    Larghezza: 152 cm
  • ATTRIBUZIONI Savanni Francesco (1723/ 1772)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Giuseppe
  • INDIRIZZO Vicolo San Giuseppe, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 18 gennaio 1753 il Paratico dei Fornai chiede il patronato della seconda cappella a sinistra, in origine dedicata a S. Diego, per dedicarla al proprio patrono San Guglielmo. In cambio il Paratico si impegna a far dipingere una nuova pala dove siano raffigurati oltre a San Guglielmo anche tutti i santi francescani che i padri di S. Giuseppe indicheranno (documento di supplica pubblicato in Prestini, 1978, pp. 114-115 e Prestini, 1989, p. 236). Secondo Begni Redona (1981, pp. 169- 171) il Savanni da prova di "fantasia" riuscendo a sistemare la "gran quantità di santi" entro uno spazio ridotto. Prestini (1989, p. 127, con rilettura della bibliografia precedente) cerca di individuare i santi raffigurati proponendo i nomi di San Bernardino, identificato dalla stella comparsa a Collemaggio, San Ludovico di Tolosa, Santa Elisabetta con la corona, mentre per il santo che battezza l'indigeno propone una figura generica di missionario quale, ad esempio, Francesco Solano. Prima del restauro del 1981 il dipinto i presentava ridipinto e sporco, con fori sopra la testa del santo per fissarvi degli addobbi posticci (Begni Redona, 1981, p. 171). Infine il contributo della Frisoni (1997, p. 27) mira a rivalutare l'opera per le cromie preziose, i gesti aggraziati e la luminosità diffusa che avvicinano il dipinto al gusto barocchetto, mentre la partizione fluida tra ombre e luce riconduce al Balestra. La lettura della Frisoni, però, non convince Anelli (1997, p. 29) che rimarca la debolezza spaziale e prospettica della tela
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300149170
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI nella ciotola in basso a destra - FRANC:US SAVAN./ FECIT/ 1753 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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