Annunciazione, presentazione al tempio, assunzione

dipinto, ca 1750 - ca 1799

Soggetti sacri: annunciazione; presentazione al tempio; assunzione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 412 cm
    Larghezza: 215 cm
  • ATTRIBUZIONI Cignaroli Giandomenico (1722/ 1793)
  • LOCALIZZAZIONE Castel d'Ario (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'Assunzione con la Presentazione al Tempio e l'Annunciazione fa parte di un ciclo mariano, illustrante fatti della vita della Vergine, opera del pittore veronese Giandomenico Cignaroli. L'artista, iniziato alla pittura dal fratello Giambettino, noto caposcuola della pittura veronese del primo Settecento, operò con successo in vari centri italiani, lasciando opere anche lungo i confini orientali della provincia mantovana (Assunzione, S. Pietro di Ostiglia). Nonostante la firma sull'Annunciazione, le tre tele di Castel d'Ario furono ritenute dal Bertolotti (1893) opera di collaborazione tra i due fratelli Cignaroli. Il Matthiae (1935) le riferisce invece al solo Giandomenico, che si sarebbe ritratto in vesti cinquecentesche in alto a destra nella Presentazione al Tempio. L'autografia del ciclo è ribadita dalla Perina (1963) che assegnandolo a Giandomenico, suggerisce una provenienza dalla chiesa mantovana dei Filippini, dove era un cospicuo numero di tele mariane in prevalenza di noti maestri veronesi (tra i quali anche di Giandomenico), in gran parte disperse a seguito delle soppressioni giuseppine di fine Settecento. Secondo F. Mantovani (1992) i dipinti provengono da un'unica chiesa mantovana (ma non dai Filippini) dove furono acquistati alla fine del Settecento dall'allora parroco Don Pietro Lucchini. I tre dipinti di Castel d'Ario si avvalgono di un esuberante linguaggio tardo barocco in cui risalta appieno l'accattivante formula dell'artista, improntata a un nobile accademismo nutrito di spunti piazzetteschi. Accentuata è l'enfasi teatrale dei gesti, il dinamismo della composizione, la smagliante gamma cromatica. Affinità compositive legano in particolare l'Assunzione di Castel d'Ario all'Assunzione di Ostiglia (accomunata dallo stesso motivo della Vergine a braccia aperte sospinta in cielo da un tripudio di angeli) per la quale vale una datazione intorno al 1782 (V. Nigrelli 1999). Lo stesso impianto compositivo ritorna nell'Assunzione di Wiener Neudstadt, già ascritta a Felice Cignaroli ma restituita a Giandomenico da Dirce Viana (1933). Il riutilizzo di uno stesso modello in opere diverse suggerice la dipendenza da un unico disegno preparatorio, non ancora identificato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300147275A-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI ai piedi della balaustra, a destra - "IOANNES DOMINICUS/ CIGNAROLI PINXIT" - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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