martirio di Sant'Agata

dipinto, 1537 - 1537

Decorazioni: il riquadro è delimitato superiormente da un festone di fiori e frutti policromi. Elementi architettonici: il martirio della santa avviene all'aperto a fronte d'una loggia con balconata e colonne ioniche. Soggetti sacri: la santa è in piedi sopra un terrazzo marmoreo e stà per essere martirizzata dal carnefice; dall'alto un angelo le reca al corona del martirio. Figure: dalla loggia e in basso alcune persone con vari tipi di copricapi osservano la scena mentre sempre nella parte inferiore un personaggio coricato indica con la mano destra la scena; sulla sinsitra una figura in armatura cinquecentesca osserva il supplizio; negli abiti dominano i verdi i gialli e il blu mentre il cielo è cinereo

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 500 cm
    Larghezza: 360 cm
  • ATTRIBUZIONI Campi Giulio (1502/ 1573)
  • LOCALIZZAZIONE Cremona (CR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco sopra descritto fa parte di un ciclo di opere, composto da quattro riquadri dipinti. Nelle presenti notizie storico crititche si riporta la convenzione autografa con Giulio Campi conservata nella sagrestia prepositurale di Sant'Agata: "1537 5 Aprile; Convenzione patuita tra i sig. Fabbriceri della chiesa insigne Collegiata di Sant'Agata da una parte ed il sig. Giulio Campi pittore cremonese dall'altra. Con nui il detto Campi si obbliga a dipingere dall'una e dall'altra parte el coro di detta chiesa, dipingendo in esso la vita di Sant'Agata con buoni e fini colori in quattro quadri, cioè due per parte. Per lo prezzo di L.100...(condizioni di pagamento). Ultimata l'opera quale però si dovrà far giudicare da due periti esperti, condonando al C.L.100, oltre a 100 che egli pretende dieppiù per detta opera. E ciò per amor di Dio. Si obbligano i fabbriceri di far costruire i ponti e intonacare". A quanto sostiene il Bora in uno degli ultimi saggi su Giulio Campi, il ciclo delle storie di Sant'Agata si contraddistingue per una sapiente orchestrazione teatrale, per la quale l'artista elabora complesse prospettive e impianti scenografici impostati sui diversi piani, ricorrendo ad un repertorio di architettura ed elementi ornamentali d'intonazione decisamente classicista. Evidendentissimi appaiono i richiami ormai pienamente assimilati ai modelli della pittura del Pordenone, del Parmigianino e del Correggio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300134432A-4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1996
    2006
  • ISCRIZIONI sull'affresco sigla e data dell'esecuzione - S.P.Q.R. MDXXXVII - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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