Sant'Andrea

decorazione musiva, ca 1200 - ca 1299
  • OGGETTO decorazione musiva
  • MATERIA E TECNICA pietra/ mosaico
  • MISURE Altezza: 59 cm
    Larghezza: 51.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera Collezione Vitali
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il frammento raffigura sant'Andrea apostolo ed è stato studiato da Cutler e Dale (1993, p. 102) , a cui fu segnalato da Carlo Bertelli, e da Irina Andreescu-Treadgold (1997, pp. 200-204); i primi due lo considerano opera di mosaicisti veneti del XII secolo, per alcuni puntuali confronti stilistici con i cicli musivi della basilica di San Marco, pur con qualche dubbio a causa dell'impossibilità di identificare l'esatta collocazione originaria della testa nel coniplesso dei cicli marciani; Irina Andreescu-Treadgold (1997, pp. 200-204) considera, invece, in gran parte autentica la testa di sant'Artdrea e ne ipotizza la provenienza dalla parete della controfacciata della cattedrale di Torcello, intitolata a Santa Maria Assunta, decorata da un grandioso Giudizio universale, cui assistono fra gli altri anche i dodici apostoli: falsi sarebbero gran parte dello sfondo, e sicuramente l'architettura, parte della tunica e del mantello che si intravedono sulla destra, e parte delle tessere scure che circondano le spalle; e invece originario il viso, se si esclude un piccolo restauro in corrispondenza della punta del naso. Secondo la studiosa, la testa di sant'Andrea ora a Brera, che trova puntuali riscontri in un'altra testa di apostolo, passata a un'asta Sotheby's del 1987, sarebbe stata prelevata da Giovanni Moro, durante i restauri del Giudizio universale. L'asportazione di tessere o addirittura di intere porzioni di preziosi cicli musivi doveva essere un'abitudine di questo restauratore a cui erano stati affidati importanti cicli come quello della basilica di San Marco a Venezia e quello appunto di Torcello; in occasione del processo intentatogli nel 1858, nel suo studio furono ritrovate infatti non solo tessere d'oro e di vari colori, ma anche più ampie porzioni di mosaici, che evidentemente egli rivendeva, adattandoli con integrazioni eseguite in parte con materiale nuovo e in parte con tessere musive antiche
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300095923
  • NUMERO D'INVENTARIO Reg. Cron. 7397
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1200 - ca 1299

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE