tabernacolo, complesso decorativo di Cagnola Luigi, Thomas Pietro (sec. XIX)

tabernacolo 1832 - 1833

Tabernacolo in bronzo dorato a forma di tempietto circolare con otto semicolcnne corinzie scanalate e, negli intercolumni, nicchie racchiudenti statuette di santi a tutto tondo: tra di essi si possono identificare per i loro attributi, S.Marco, S.Matteo, S.Luca, S.Giovanni Ev. e S. Giovanni Battista. Basamento e pareti del tempietto a bugnato liscio. La calotta a scaglie, alla cui sommità è collocata una statuetta del Redentore, poggia su due fasce lisce degradanti; al di sotto di queste una cornice aggettante e un fregio a festoni e nastri alternati a teste di cherubini. La portina del tabernacolo, ad arco a pieno centro con testina per serraglia, reca un bassorilievo raffigurante la Deposizione: dietro il gruppo delle figure, sullo sfondo di una montagna, si staglia la croce col cartiglio

  • OGGETTO tabernacolo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Cagnola Luigi (1764/ 1833): progettista
    Thomas Pietro (notizie 1832-1833): ESECUZIONE
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio della Guastalla
  • INDIRIZZO viale Lombardia 180, Monza (MB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell' archivio del Collegio della Guastalla (Arch. Moderno, Amministrazione, 58) è conservato il contratto, datato 6 giugno 1832, stipulato tra il Marchese Luigi Cagnola, delegato dagli amministratori del collegio e lo scultore Pietro Thornas, che si impegna ad eseguire il tabernacolo in bronzo dorato per la chiesa del collegio, su disegno dello stesso Cagnola. Il disegno è purtroppo mancante, ma il ciborio rispecchia fedelmente le indicazioni contenute nel contratto, dalle colonne scanalate, alle otto statuine, al bassorilievo, al trattamento "a smorto e a lucido". Alla Raccolta Bertarelli, fra i disegni del Cagnola dati in deposito dalla Pinacoteca di Brera, esiste la pianta del tabernacolo (lNV. 3353), firmata, con il riferimento al contratto col Thomas, già segnalato da C.ALBERICI (1963, p.149). Nel 1833 il tabernacolo era sicuramente messo in opera, dati i solleciti di pagamento da parte del Thomas e la richiesta all'arcivescovo di Milano, in data 18 giugno, da parte della governatrice Giulia Porta, per la benedizione del nuovo tabernacolo (Archivio Moderno, Amministrazione, 58). Quest'opera, l'ultima conosciuta del Cagnola prima della sua morte (1833), testimonia la continuità e al tempo stesso l'evoluzione figurativa della tipologia del tabernacolo a tempietto, che ha il suo punto di partenza in quello donato da Pio IV alla chiesa milanese verso il 1560.Non è stato possibile reperire alcuna notizia sullo scultore Pietro Thomas dai repertori ottocenteschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione mista pubblica/privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300070815-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul cartiglio - INRI - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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