altare, elemento d'insieme di Bellotti Serafino (sec. XVIII, sec. XIX)
Un altare a blocco con paliotto rettangolare in marmi grigio e bianco decorato a motivi geometrici è collocato al di sotto di due gradoni in marmo nero di Varenna, separati da una fascia in marmo giallo; ai lati due volute, sempre in nero di Varenna. Al di sopra dell' altare una grande ancona in marmi misti: nella parte inferiore due mensole a volute in nero di Varenna e parte frontale in marmo rosa venato di grigio sono sormontate da un ovale in lapislazzulo entro cornice in rame dorato: sotto un frammento di trabeazione. Nella parte superiore due paraste in nero di Varenna e parte frontale in rosa venato di grigio, affiancate da modiglioni in marmo grigio screziato, recano alla sommità ovali in lapislazzuli entro cartouches in rame dorato. Fastigio mistilineo in marmo nero di Varenna, sul quale si appoggiano due angeli in volo e, al centro, tre testine di cherubini, in marmo di Carrara. Altri due cherubini alla base destra del fastigio e uno a sinistra. Esternamente all'ancona, sul lato destro, è posta un'altra testina alata
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
lapislazzulo
Marmo
MARMO DI CARRARA
rame/ doratura
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MISURE
Profondità: 64
Altezza: 750
Larghezza: 377
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ATTRIBUZIONI
Bellotti Serafino (notizie 1730)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio della Guastalla
- INDIRIZZO viale Lombardia 180, Monza (MB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ancona viene ricordata la prima volta dal LATUADA (I, 1737, p.301), secondo il quale fu eseguita nel 1730 per la cappella del Collegio su disegno di Serafino Bellotti. La notizia viene ripresa dal SORMANI (I, 1751, p.23)e dal BOSSI (I, 1818, p.66). La datazione può essere confermata da un documento di archivio (ColI. della Guasta! la, Archivio Antico, 2, car':. II), che ricorda la prima benedizione dell'oratorio del collegio, evidentemente rinnovato, il 31 agosto 1730. Nell' inventario del 1768 (ColI. della Guastalla, Arch. Antico, 81, cart.132) si trovano notizie anche sulla committenza dell' opera, che fu eseguita per la chiesa esterna a spese di Gerolama Fasci, governatrice del Collegio dal 1702 al 1757 ( ColI. della Guastalla, Arch. Moderno, 3, Elenco delle Governatrici, n. 83); la stessa provvide anche agli ornamenti di marmo delle portine del Comunicatorio e del Forno (cfr. schede 0300070812 e 0300070817). L'altare fu spostato in nel 1884, in occasione dell'ampliamento della chiesa interna ad uso del collegio con inglobamento di quella esterna, che era già stata chiusa al pubblico l' anno precedente (cfr. scheda 0300070875). Una vecchia foto di archivio (Archivio della Sopr. per i Beni Architettonici e Ambientali, cart. 1476) ci mostra però come questo trasporto non avesse alterato la ricca decorazione in rame dorato descritta dal Latuada, che faceva da sfondo all'ancona, mentre forse in questa occasione mensa e paliotto settecenteschi andarono perduti e furono sostituiti dall'altare a blocco tuttora esistente, chiaramente non pertinente nelle linee e nei materiali al resto dell'ancona. In occasione del trasferimento della sede del collegio a Monza nel 1936 si può presupporre sia andata perduta la decorazione in rame dorato, così come una trabeazione divisoria tra parte inferiore e superiore, su cui poggiava la testa di cherubino ora collocata esternamente all'ancona. Un cartiglio, che era posto sotto il fastigio, è ora appeso nel locale antecedente la cappella, sopra la porta di accesso alla stessa (cfr. scheda 0300070805). In seguito a queste vicende venne ridotta a vuota cornice quello che un tempo doveva essere un insieme di notevole eleganza e ricchezza decorativa, soprattutto per l'uso di marmi pregiati, lapislazzuli e rame dorato. Scarse le notizie su Serafino Bellotti, ricordato solo nel repertorio dello ZANI ( Enciclopedia metodica critica ragionata delle Belle Arti, parte I, vol. il!, Parma 1820, p.185) come architetto e disegnatore milanese, attivo intorno al 1732; l'artista non risulta però iscritto in quel periodo al Collegio Ingegneri e Architetti di Milano. Le due porte, che affiancano l'altare e introducono in un locale retrostante dove è situato l'organo, riprendono nelle linee, nei materiali e nei colori (sono realizzate in parte in marmo grigio, in parte in finto marmo) l'altare settecentesco: con ogni probabilità sono state eseguite in occasione del trasferimento del collegio nella sede di Monza
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300070814-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0