altare maggiore, complesso decorativo di Corbarelli Domenico (sec. XVIII)
L'altare, che poggia su una pedana decorata ad intarsio con tre gradini, è composto dal paliotto, cui si affiancano due paraste bianche con specchiature in rosso di Francia e volute verticali in marmo bianco, decorate con teste di cherubini e grappoli di frutta scolpiti in marmo di Carrara. In un piano più arretrato vi sono, su ciascun lato, due formelle marroni, la prima delle quali è decorata ad intarsi di marmo e di madreperla. Sopra la mensa di marmo bianco si imposta il grado, decorato con grosse volute e girali di marmo di Carrara, che si sovrappongono a specchiature rosse e verdi incorniciate di bianco. Ai lati del grado, sopra nuvolette grigie poggiate su elementi astratti e cherubini si trovano due angioletti in marmo di Carrara. Al centro è situato il tabernacolo, di forma piuttosto semplice, in marmo bianco, rosso e grigio
- OGGETTO altare maggiore
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MATERIA E TECNICA
Marmo
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ATTRIBUZIONI
Corbarelli Domenico (1656 Ca./ Post 1731)
- LOCALIZZAZIONE San Paolo D'argon (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel libro degli Atti Abbaziali del monastero di San Paolo d'Argon, sotto la data 24 maggio 1714, è registrata una nota relativa alla decisione dei monaci di San Paolo d'Argon di fare eseguire l'altare maggiore per 1200 £. "in conformità del disegno del Signor Domenico Corbarelli" (Libro Atti Abbaziali, c. 86 V.). L'altare, evidentemente già terminato, è consacrato il 29 agosto 1716 (ivi, c. 89 r.) In occasione dell'allungamento del presbiterio nel 1735-1737 l'opera fu smontata per essere ricomposta in una posizione più arretrata (cfr. ivi c. 108 r.). Elia Fornoni in un manoscritto conservato presso la Curia Vescovile di Bergamo accenna ad una manipolazione dell'altare avvenuta nel 1787 ad opera di Bartolo Manni. tale fonte è molto imprecisa per quanto concerne gli autori e le datazioni delle opere, e risulta in numerosi casi poco attendibile. La notizia, alla quale si rifà anche Don Luigi Pagnoni, non trova riscontro in nessun documento archivistico. L'altare fu commissionato durante il secondo governo dell'abate bergamasco Ottavio Zucchi (1700-1717). L'altare fu probabilmente restaurato in occasione del rifacimento della balaustra e della gradinata del presbiterio, nel 1913 (cfr. Cronistoria, p. 36)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300069551-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0