storie della vita di San Giovanni Battista/ Santi

decorazione, 1400 - 1499

La decorazione su questa parete è svolta su due registri divisi da una semplice linea retta. In quello nel colmo dell'ogiva compare un animale selvatico (capriolo, lepre) che fugge con la testa rivolta all'indietro, in mezzo ai consueti cespi di foglie. Sotto, la scena si svolge entro un ambiente architettonico con colonne a capitelli corinzi sorreggenti una copertura a vele: a sinistra il banchetto di Erode in manto e copricapo di tipo orientale, al suo fianco Erodiade coi capelli sciolti. Al centro altro commensale con veste a fitte pieghe e copricapo. A destra Salomè inginocchiata offre la testa del Battista su un bacile. La scena di destra raffigura in primo piano il corpo del Battista riverso dietro il boia con spada insanguinata offre la testa a Salomè. La parte inferiore della parete è scandita da quattro colonne con capitelli corinzi sorreggenti archi a tutto sesto ribassati. Da sinistra, ciascuno nello spazio di una arcata, sono raffigurati quattro Santi: San Gerolamo, vestito di pelli con lunga barba, inginocchiato davanti ad un crocifisso in un paesaggio rupestre. Dietro spunta un leone rozzamente disegnato; San Lucio di Cavargna protettore dei casoni, con saio e cappuccio reca nella destra un coltello e nella sinistra una piccola forma di cacio

  • OGGETTO decorazione
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ graffito/ pittura
  • MISURE Larghezza: 167
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Abbiategrasso (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ai piedi porta degli zoccoli simili a quelli che usavano i casoni. Il Santo sembra conversare con San Domenico con cappuccio nero. Sotto l'ultimo arco è raffigurato Sant'Ambrogio con mitra e piviale che agita con la destra il flagello e con la sinistra regge il pastorale. All'estrema sinistra della scena dopo l'ultima colonna compare la facciata in prospettiva di una chiesa, che data la mancanza di particolari caratteristiche, non è identificabile. Notizie storico-critiche (NSC):La decorazione a graffito della cappella,messa in luce dai restauri del 1939 sotto la guida dell'arch Mezzanottè,e, nqueila della cupola di Maria delle Grazie a Milano, uno dei rari esempi ancora esistenti di un tipo di tecnica decorativa tipicamente lombardo che soprattutto nel sec. XV dovette conoscere una certa diffusione. figura dell'orante in vesti sforzesche, la scritta sotto i suoi piedi, (interpretata: Nihil M (ediola) NI P(rinceps) e l'ucce! lo di sinistra,che in linea di ipotesi è identificato con la colomba nella fiamma, simbolo araldico di Bona di Savoia, inducono il Mezzanotte a ritenere che possa essere addirittura Galeazzo Maria Sforza il committente della decorazione, il quale nel 1468 sposava Bona e successivamente lo donava Abbiate, dove nel 1469 nasceva Gian Galeazzo. L'ampiezza delle lacune, però, e la difficile lettura dei simboli rendono questa interpretazione alquanto discutibile, che in ogni caso per mancanza di altri studi, resta l'unica in nostro possesso. Stilisticamente molto legati al clima gotico, sia negli sfondi architettonici che nell'ipostazione delle figure umane e nella stilizza di quelle zoomorfe, i graffiti sono ascrivibili alla metà circa del XV sec., creazione presumibilmente di un artigiano locale che, nella sua ingenua rozzezza, opera in base a reminiscenze, rivelando un notevole gusto fantastico e una certa spigliatezza e vivacità di tratto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300065022A-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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