acquasantiera - a fusto, opera isolata di Piazza Albertino (attribuito) (sec. XVIII)

acquasantiera a fusto 1700-1799

Cornice ad edicola sormontata alla sommità da timpano triangolare su nicchia micircolare con mensola al centro dell' arco. Ai lati due cornucopie da cui fuoriescono fiori. Una serie di lesene, ornate da una fitta ornamentazione a volute vegetali, candelabre fiori, delimita lateralmente le tavole dipinte. Cornici orizzontali corrono tra un ordine altro (si ripete la stessa decorazione delle lesene)

  • OGGETTO acquasantiera a fusto
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura/ intaglio/ pittura/ stuccatura
  • ATTRIBUZIONI Piazza Albertino (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Lodi (LO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'iscrizione si riferisce al frate agostiniano che ordinò il dipinto nel 1520. Studiosi e critici sogliono attribuire la cornice alla stessa mano del pittore autore della pala, A Piazza noto anche per la sua opera di intagliatore e decoratore.Viene normalmente attribuita dagli studiosi ad Albertino Piazza, (Thieme Becker, p.566 vol. XXVI; Rio A. F., Leonardo e la sua scuola, p.162; Lodi monografia storico-artistica, p.126; Agnelli G., Lodi e il suo territorio, p. 244; Martani B., Lodi nelle sua antichità e cose d'arte, p. 80; Nicodemi G., Martino e Albertino Piazza, in Archivio Storico Lodigiano,1887, p. 195; Ferrari E., Albertino e Martino Piazza, p. 140) La mano di Albertino viene unanimemente riconosciuta nel tratto morbido e delicato delle figure, nella cura particolare dedicata ai panneggi delle vesti e ai motivi decorativi ornamentali, si rilevano per lo più le riminiscenze, tipiche nella scuola lombarda di derivazione leonardesca, la mollezza e la dolcezza del Luini e di Cesare da Sesto, qualcuno nota risonanze di gusto peruginesco, in particolare nella tavola centrale dedicata alla Vergine. Si mette in rilievo la somiglianza di questa con altre pale una conservata all'Incoronata di Lodi, (datata 1514 e dipinta su commissione di Berinzaghi), l'altra all'Incoronata di Castigione di poco seguente (1518). Questa parrebbe agli studiosi l'unica dovuta interamente ad Albertino (paragoni con il giovanile Gonfalone dell'Incoronata), le altre in alcune figure più secche e metalliche enuncerebbero l'intervento del fratello Martino. Anche la cornice in legno dorato di gusto schiettamente rinascimentale sarebbe da attribuire alla bottega dei due fratelli, di cui si ha abbondante notizia come intagliatori in legno e artigiani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300051807
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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