stalli del coro, 1581 - 1581

Coro a trentasei stalli, di legno di noce massiccio, intagliato e intarsiato, ad andamento curvilineo. Nell'ordine superiore: colonne abbinate a lesene con capitelli corinzi dividono fra di loro gli scanni. I dorsali, profilati con doppie incorniciature in cui si inseriscono piccoli motivi ad intarsio, sono decorati nella parte centrale da un motto in latino (v. iscrizioni) e da elementi vegetali a tarsia dorata. Il cornicione superiore è ornato da racemi intarsiati che ritroviamo sugli stalli inferiori e sugli inginocchiatoi con sostegni a lira rovesciata. I divisori degli stalli sono trattenutti da una doppia voluta e da un drappeggio con due pendoni di frutta e fiori. Al di sopra della porta a due battenti scritta e data entro cornice mistilinea (cfr. Iscrizioni). Sul cornicione due putti alati, poggianti su volute ricoperte da foglie di acanto, spiegano un drappo

  • OGGETTO stalli del coro
  • ATTRIBUZIONI Meda Giuseppe (attribuito): disegnatore
    Del Conte Virgilio (attribuito)
    Del Conte Anselmo (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per far posto al coro fu demolito un altare dedicato a Maria Vergine, situato dietro al vecchio altare maggiore "accanto alla porticella contigua alla sedia del Padre Abate" (Latuada, 1737, p. 73). All'Archivio di Stato di Milano (A. S. M., Fondo Religione, P. A.,1619) si conserva l'accordo senza data tra l'abate serafino Fontana e i maestri intagliatori Anselmo e Virgilio Del Conte per la costruzione di un coro su disegno di Giuseppe Meda. Al di sopra della porta al centro del coro si legge la data 1581. Il Forcella, che trascrive per la prima volta parzialmente questo contratto (Notizie storiche ecc., 1895, p. 29), data il coro al 1588 (La tarsia ecc., 1895, s.p.). Tale datazione è ripresa dall'Anselmi (1933, p. 586-589), dal Casati (1953, p. 113) e dalla Rosa (1957, p. 883) che dà una minuziosa descrizione del coro. Il Baroni afferma che il Meda, dopo aver concorso ai disegni degli stalli del Duomo, progetta il coro di S. Simpliciano (1933, p. 474), eseguito dall' intagliatore Anselmo Del Conte, per la prima volta affiancato dal figlio Virgilio (1934, p. 102) e trascrive in parte il contratto conservato all'Archivio di Stato (1968, pp. 179-180) o La Tea, sottolineando la presenza negli oggetti sacri milanesi delle iscrizioni, cita come esempio le massime morali degli stalli di S. Simpliciano (1950, p. 17)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300046086
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Sopra la porta - M.D.LXXXI/ RELIQUIAE SANCTORUM - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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