stauroteca, opera isolata di Bernardino delle Croci (sec. XV, sec. XVI)

stauroteca, 1487 - 1487

Il reliquiario delle Sante Croci presenta un basamento ottagonale con i lati espansi a stella goticheggiante, separati da delfini che poggiano la bocca su sfere d'oro a ne formano il sostegno. Sul basamento si eleva un tempietto ottagonale con bifore architravate sormontate da fregio d'oro, fuso e cesellato, raccordato a un tempietto superiore ottagonale, con nicchie architravate sormontate da fregio e palmette separate da colonnine con pinnacolo, da cui parte una siperficie circolare fino a un collarino sormontato da foglie espanse che regge una coppa a scaglie. Dalla coppa si leva un bulbo fogliaceo, le superfici di raccordo sono di smalto azzurro, coperto di filigrana d'argento a fiori e racemi. La teca vera e propria è costituita da una base rettangolare con vertici segnati da pietre collegate da filigrana d'oro. La teca consta di due cristalli di quarzo, in forma di doppia croce, collegati da una lamina d'oro, percorsa da girali vitinei cesellati, tra i quali si alternano fiori quadrilobati con un brillante al centro e croci di smalto di vari colori collegati da filigrana d'oro. Anche i bordi del cristallo, rilevati, sono adorni di pietre, come smeraldi, rubini, brillanti. Alle testate croci e nastri smaltati con perle. Croce Smalti cloissonè alle estremità dei tre bracci

  • OGGETTO stauroteca
  • MATERIA E TECNICA brillante
    argento/ cesellatura/ smaltatura/ doratura
    oro/ filigrana
    PERLA
    RUBINO
    smeraldo
  • ATTRIBUZIONI Bernardino Delle Croci (notizie Secc. Xv-xvi)
  • LOCALIZZAZIONE Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La parte inferiore è realizzata da Bernardino delle Croci nel 1487, mentre la teca è realizzata da Giovanni Maria Mondella nel 1533. La parte di Bernardino delle Croci rispecchia nell'architettura e nell'ornato le linee fastose delle forme rinascimentali che si affermavano anche nelle architetture cittadine. La parte superiore è opera eccellentissima di antasia geniale e sontuosa, che adattando l'opera alla reliquia ha ottenuto un gioiello di fattura squisita e d'eleganza raffinata. Gli smalti che chiudono i sei bracci della reliquia vera e propria sono di vario colore, a cloisonnè, e si possono forse ritenere bizantini, secondo il Panazza, che in precedenza li aveva giudicati a tipo "champlevè" e attribuiti a fattura lombarda del secolo XI e XII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300044795
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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