altare maggiore, complesso decorativo - bottega lombarda (inizio, ultimo quarto, inizio sec. XVI, sec. XVI, sec. XVII)

altare maggiore, ca 1600 - ca 1610

Altare di marmi misti, pietre dure, madreperla, bronzo ad un piano sul quale è ben inserito il tabernacolo. Fondo di marmo nero di Varenna su cui vi sono incastonate in volute, cornici mistilinee, rettangolari, cetinaia di pietre dure: madreperla, occhio di tigre del Sud Africa, cristalli di rocca, diaspro rosso, fior di pesco, amazzonite, calcedonio e malachite, agate alberine, agate di vario colore, agate venate, agata grigia, avventurina, quarzo ametista, lapislazzuli, madreperla opale, calcedonia azzurra e grigia. La facciata del piano è decorata con medaglioni mistilinei in cornici bronzee. Sulla parte posteriore ai lati del paliotto due formelle con paesaggi in pietre dure.Paliotto ad intarsio marmoreo. Alle estremità del paliotto entro due rettangoli verti cali intarsiati: a sinistra, pannello in marmo nero del Belgio incorniciato di onice con castoni di lapisazzuli, di aspro rosso e corallo, all'interno colonna della flagellazione in quarzo ametista, con capitello e base in marmo verde antico, flagelli di madreperla, la fune e l'iscrizione della croce in onice; a destra, pannello con sfondo e disegno simile a quello di sinistra; all'interno, la lancia con asta in onice e punta in quarzo ametista, la canna in onice..

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    Marmo
    PIETRA DURA
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Esempio raro tra armonia e natura" (TEA, 1961). Arredo realizzato con splendido disegno e inconsueta preziosità di materiali da manifattura lombarda; uno dei più belli esistenti a Milano. Il TORRE (1674) lo dice voluto da Daniele Birago, il quale donò l'area delle sue case per la costruzione della chiesa e aggiunge..."opera che non osservasi un'altra simile fra tutti gli Santuari di questa città". Tutto il monumento commemora il sacrificio di Cristo con il ripetuto motivo dei simboli della Passione. Difficile la datazione senza nessuna prova documentaria, del resto le qualità stilistiche e la decorazione fanno presumere che fu realizzato in tre momenti: la parte inferiore del paliotto ai primi del sec. XVI, più tarda la realizzazione del tempietto, in cui la presenza della formella con la martire Cecilia atteggiata come la statua del Maderna, segna per il reliquiario il termine post quem del 1599, anno in cui fu scoperta la salma della Santa; mentre i richiami alla pittura di G.C. Procaccini riportano all'attività di questo artista, morto nel 1625
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300029097-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI all'estremità sinistra del paliotto - I.N.B.T.I./ I.N.R.I - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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