pugnale, insieme - ambito Africa centro-orientale (seconda metà XIX)

pugnale ca 1851 - ca 1897

Pomo a cupola in acciaio; l’impugnatura è in corno di bue liscio in due pezzi; lama a foglia irregolare, tipica della tipologia, con sezione romboidale. Fodero e cintura in pelle di pecora beige, rifinita con cuciture di colore bruno. È inoltre presente un piccolo coltellino con impugnatura in legno e lama unita ad essa mediante una legatura in cuoio

  • OGGETTO pugnale
  • MATERIA E TECNICA ACCIAIO
    CORNO
    CUOIO
    LEGNO
  • AMBITO CULTURALE Ambito Africa Centro-orientale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Reali - Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel giugno 1898, pervennero in Armeria Reale due casse contenenti armi somale e arabe, inviate da Zanzibar dal Capitano di Vascello Sorrentino. Nei carteggi si fa espressa indicazione di maneggiare con cautela i ferri delle dette armi in quanto potevano essere avvelenate. Nelle casse sono contenuti 45 oggetti descritti con discreta precisione (es. lunghezza lama; lunghezza totale). Il Capitano Sorrentino si era occupato l’anno precedente di perpetrare un’azione punitiva nei confronti dei ribelli somali. Questi erano infatti rei dell’agguato di Lafolè, avvenuto nella notte tra il 25 e 26 novembre 1896, nel quale persero la vita tra i diversi ufficiali italiani anche lo stesso console Cecchi. L’allora capitano di fregata Sorrentino, al comando dell’Ariete Torpediniere Elba, con il supporto del guardiamarina Massimiliano Gonzembach a capo di un reparto terrestre di 150 ascari eritrei, colpì le tribù somale Daùd, Udalàn e Heib Mursala responsabili dell’eccidio. Fra i caduti della spedizione punitiva figurano anche due capi somali che diedero la morte al console Cecchi. In base alla descrizione fatta nel documento questo pugnale è quello indicato con il numero 738. Il billao è una arma bianca corta tipica della Somalia, in uso dal XVIII al XX secolo, adoperata principalmente nel combattimento corpo a corpo. È caratterizzato da una lama a foglia asimmetrica a doppio taglio in acciaio, da una impugnatura in corno, solitamente di bufalo, e da un pomo a una o tre punte. Il fodero è normalmente in pelle non conciata di pecora. In questo caso si tratta però di un’arma comune utilizzata non in ambito bellico ma dai comuni somali, così come ci riferisce la documentazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100452726
  • NUMERO D'INVENTARIO H.256
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
  • ENTE SCHEDATORE Musei Reali-Armeria Reale
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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