Donna con utero gravido. Statua splancnologica

modello anatomico,

Studio splancnologico di una donna con utero gravido. Modello in cera policroma di un individuo di sesso femminile a grandezza naturale, contornato di seta bianca, appoggiato su base lignea

  • OGGETTO modello anatomico
  • MATERIA E TECNICA cera/ modellatura
    LEGNO
    SETA
  • ATTRIBUZIONI Calenzoli, Francesco (laboratorio): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Anatomia umana "Luigi Rolando"
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Istituti Anatomici
  • INDIRIZZO corso Massimo D'Azeglio, 52, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Modello in cera identificabile con quello citato nel "Catalogo delle preparazioni umane e comparative" del 1851 alla sezione "Preparazioni umane imitate in cera acquistate a Firenze e a Napoli" con il n. 6. Nel Catalogo il modello è descritto "Tronco di sesso femmineo per lo studio della Splancnologia con utero gravido". Il Catalogo attesta anche Firenze come provenienza. Stesse indicazioni sono anche riportate nel Catalogo del 1858. Nella guida breve del Museo viene chiamata "Cera della discordia" per ricordare la vicenda legale che seguì il suo acquisto da parte dell'Università di Torino. Nel 1830 Luigi Rolando (1773-1831), allora direttore del Museo anatomico torinese, ottenne da Carlo Felice un importante finanziamento per l'acquisto di modelli in cera da collocare nel museo anatomico che presto sarebbe stato aperto al pubblico. Molti vennero commissionati al modellatore fiorentino Francesco Calenzoli che sin dal 1784 fu affiancato a Clemente Susini (1754-1814) come secondo modellatore della officina ceroplastica del Reale Gabinetto di Fisica e Storia Naturale di Firenze. Calenzoli lavorava presso il Museo di Storia Naturale sotto la direzione di due medici, Luigi Giuntini (1824) e Giovan Battista Mazzoni (1826-1829), eseguendo modelli d'anatomia umana, normale e patologica, soprattutto riguardanti il cervello, il midollo spinale e gli organi di senso, ma anche modelli illustranti l'anatomia comparata. Dal 1818 prese come apprendista suo figlio Carlo, ma a seguirgli come primo modellatore dell'officina fu Luigi Calamai (1800-1851) (M. Lemire, Artistes et mortels, 1990, pp. 62-64). Nella realizzazione dei preparati destinati a Torino, i Calenzoli non si avvalsero della consulenza degli anatomici fiorentini e produssero modelli con evidenti errori nella forma e nella disposizione degli organi. L'insoddisfacente qualità scientifica dei pezzi determinò un'azione legale che vide coinvolti magistrati e ambasciatori sardi in Firenze e che si risolse dopo sette anni, con l'arbitrato dei professori Lazzarini e Zanetti di Firenze. La controversia si risolse con la modifica di alcune cere e con l'acquisto di un numero di modelli ridotto rispetto a quanto inizialmente commissionato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100452279
  • NUMERO D'INVENTARIO C2086
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO
  • ISCRIZIONI CALENZOLI FRANCESCO - capitale - a stampa su etichetta di carta -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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