Lakshmi che cavalca un gufo
statua,
Un personaggio cavalca un gufo gigante, dalle cui ali ha origine un'aureola appuntita che incornicia le due figure. Il personaggio indossa un alto copricapo (corona), presenta seni pronunciati e tiene nelle braccia allargate due oggetti, suoi attributi
- OGGETTO statua
- AMBITO CULTURALE Ambito India Nord-orientale
- LOCALIZZAZIONE Castello di Racconigi
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Altro volto (murti) della Dea, Lakshmi è associata alla prosperità, alla ricchezza, alla buona sorte e alla bellezza. Secondo il testo sacro induista Matsya Purāṇa, Lakshmi sorse dall'oceano primordiale quando fu agitato per l'ambrosia e fu rivendicata da Vishnu come sua consorte, che lo accompagnò in ogni. suo avatara. Il più importante simbolo legato a Lakshmi è il fiore di loto. Sebbene sia associata a Vishnu, nel Bengala è venerata a pieno titolo come dea del raccolto e della prosperità. La sua festa più importante si svolge nella notte della luna del raccolto, quando viene invocata per benedire il riso appena mietuto. In questo periodo dell'anno è adorata nei padiglioni temporanei delle strade, nei templi e nei santuari domestici. Lakshmi è anche la dea che presiede alla casa e alle donne. La pregano per la pace e la prosperità, la parsimonia e l'ordine. La buona casalinga è chiamata lakshmi, la dea benevola della casa, e anche una figlia ben educata e disciplinata è chiamata lakshmi. Il veicolo (animale che accompagna e rappresenta le divinità induiste) della dea è il gufo (in sanscrito ulooka). Si tratta di un'immagine "popolare" della dea Lakshmi, realizzata con il processo del "filo di resina in lega metallica". A differenza delle immagini "classiche", questa è strettamente connessa con l'arte tradizionale nota come dhokra, praticata da comunità specializzate di artigiani come quella dei Malhar. Viene impiegato un tipo particolare di processo "a cera persa", mediante il quale fili di resina avvolti attorno a un'anima di argilla vengono sciolti dall'immissione di metallo liquefatto, ottone o rottami metallici più economici. Esistono due esemplari molto simili a questo: uno è conservato nel Philadelphia Museum of Art (Accession Number:1994-148-188) e l'altro nel The Newark Museum of Art nel New Jersey (Accession Number 86.327; foto sul catalogo della mostra "Cooking for the Gods" n.14). A differenza di questi due, tuttavia, l'esemplare in oggetto è dorato e presenta tracce di smalto rosso, probabilmente a indicare una committenza più elevata rispetto a quella popolare
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100450867
- NUMERO D'INVENTARIO XR 3289
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0