Motivi vegetali
scrigno
post 1924/09/15 - ante 1924/09/15
Scrigno in legno rivestito di cuoio con coperchio rimovibile. Gli angoli sono tutti bordati con strisce di metallo borchiate e sulla base sono presenti quattro piedini sferici. Tutta la superficie esterna è decorata a impressione e poi dipinta con disegni a soggetto naturale
- OGGETTO scrigno
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MATERIA E TECNICA
inchiostro/ stesura a pennello
metallo/ imbutitura, lavorazione a rilievo
cuoio/ impressione/ pittura
lega di rame
LEGNO
tessuto
- AMBITO CULTURALE Manifattura Brasiliana
- LOCALIZZAZIONE Castello di Racconigi
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo scrigno in legno è rivestito da pelle impressa e dipinta con motivi vegetali di foglie e bacche ed è bordato con fasce di metallo e borchie. Si tratta di un dono offerto all'erede al trono d'Italia in occasione della sua visita a Rio de Janeiro; sul fronte presenta infatti una targa dedicatoria con riferimento al destinatario e ai donatori che reca la data (15 settembre 1924). Resta sconosciuto il contenuto del cofanetto che, dotato di una serratura ora perduta, probabilmente custodiva un dono pregiato. Fonti dell’Archivio di Stato di Torino, faldone 12528, riportano alcune informazioni riguardanti il viaggio compiuto dal Principe Umberto II nel 1924 a bordo degli incrociatori San Marco e San Giorgio, con partenza da Napoli il 30 giugno e destinazione Sud America. La crociera fece tappa in Argentina, Cile, Uruguay e Brasile. Durante la permanenza a Bahia cadde la data del compleanno del Principe Ereditario che ricevette numerosi omaggi dalle più altre cariche della Repubblica Brasiliana. Il Corriere della Sera del 17 settembre 1924 riporta un resoconto risalente a due giorni prima, 15 settembre 1924, data appunto del compleanno di Umberto II, dal titolo “Il genetliaco del Principe Umberto festosamente celebrato a Bahia” nel quale si fa riferimento a numerosi doni da lui ricevuti: «Per la ricorrenza del genetliaco del Principe di Piemonte la città ha assunto oggi un aspetto di grande festosità: tutti gli edifici sono imbandierati e le navi in porto hanno issato il gran pavese: fino dalle prime ore sono cominciati a giungere a bordo della San Giorgio numerosissimi doni. Le famiglie del governatore e della più alta società hanno mandato ricchissime corbeilles di fiori, campioni rarissimi della fauna ornitologica locale, gioielli e altri regali […]. Altri preziosi doni sono giunti al Principe dal governatore Calmon, dal tenente Alves Souza in nome del comitato per le accoglienze, dal console italiano in nome della colonia e da altre personalità» (Corriere della Sera, 17 settembre 1924, p. 3). Sull’opera in questione è presente un’iscrizione dedicatoria che riporta la data 15 settembre 1924. Con ogni probabilità lo scrigno fu offerto in dono a Umberto II in occasione dei festeggiamenti per il suo compleanno. I mittenti del dono i cui nomi sono riportati sull’iscrizione, sono tutti esponenti notabili della società politica, intellettuale e militare brasiliana che verosimilmente vollero inviare il loro omaggio al Principe di Piemonte in visita nel paese. Nonostante la presenza, sul fondo dello scrigno, dell’indicazione della manifattura (Conciasia RIO – 924 – Desenhou e executou) non è stato possibile rintracciare informazioni ulteriori sulla produzione di questo oggetto né individuare confronti puntuali. L'opera fa parte di un corpus di oggetti extra-europei ricevuti in omaggio dai membri della famiglia reale di Savoia durante i loro viaggi, o offerti da delegazioni diplomatiche in visita in Italia. La consolidata tradizione di scambiarsi doni diplomatici tra monarchi, autorità religiose e capi di Stato, specialmente in occasione di eventi come appunto il compleanno del Principe Ereditario, è attestata sin dai tempi dell’antico Egitto e tutt’oggi risponde allo scopo di favorire, assicurare e mantenere buoni rapporti tra le parti. I doni, che assumono un valore, oltre che monetario, anche spiccatamente simbolico, sono spesso scelti in quanto rappresentanti l’essenza della Nazione o dell'istituzione religiosa che li offre. Si tratta infatti sovente di opere di artigianato, esempi di abilità manifatturiera, beni di lusso e artefatti di importanza storica realizzati con materiali locali. Attraverso l’esibizione di tali doni i dignitari promuovono la propria cultura e la propria patria ai livelli più alti delle pubbliche relazioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100450817
- NUMERO D'INVENTARIO R 9257
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- ISCRIZIONI Targhetta esagonale posta su uno dei lati lunghi dello scrigno, tra due figure di tucani - A SUA ALTEZA REAL O PRINCIPE HERDERO DA ITALIA. RAUL REGIS DE OLIVEIRA, ILDEU VAZ DE MELLO, RONAL DE CARVALHO, ANTONIO DE SOUZA BASTOS, CYRO VAZ DE MELLO/JM GOULART DE ANDRADE, 1° TEN. MARIO TRAVASSOS, 1° TEN. CALVES DE SOUZA FILHO/HENRIQUE JOSÈ DE SAULES, ARTHUR DOS GUIMARAES BASTOS, MURILLO TASSO FRAGOSO. RIO DE JANEIRO XV SETEMBRO MCMXXIV - Conciasia Rio 924 - stampatello maiuscolo -
- STEMMI Targhetta esagonale posta su uno dei lati lunghi dello scrigno, tra due figure di tucani - gentilizio - Stemma - Stemma della Famiglia Reale di Savoia - Scudo dei Savoia con croce d’argento su fondo rosso, sormontato da un elmo reale dorato, ornato di un cercine e di svolazzi d'oro e di azzurro, cimato con la corona di ferro. Lo scudo è sostenuto da due leoni rampanti e fregiato con la grande collana dell'ordine supremo della SS. Annunziata. Il tutto posto sotto un padiglione di porpora bardato d'un gallone e frangiato d'oro, soppannato d'ermellino, col colmo di tela di argento ricamato a lingue di fuoco d'oro moventi dal lembo superiore e a fiamme alternate d'oro e di rosso nella parte inferiore, con un drappellone, intagliato a forma di vaii, di velluto azzurro, gallonato e con fiocchi d'oro; questo padiglione cimato della corona reale
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0