spada di Picchiani e Barlacchi (bottega) - manifattura fiorentina (prima metà XX)

spada

Fornimento in bronzo con pomo a forma di disco nel quale è rappresentato da un lato la Lupa capitolina con Romolo e Remo sovrastanti la scritta ROMA, dall’altro la data VIII GENNAIO MCMXXX A. VIII, commemorativa delle nozze tra il principe Umberto di Savoia e la principessa Maria José del Belgio; sull’impugnatura è presente da un lato la granata fiammeggiante, simbolo della specialità dei granatieri, al cui centro si trova un fascio littorio e le tre lettere N A G; dall’altro lato è visibile in uno scudetto smaltato bipartito lo stemma della casa regnante belga, un leone giallo in campo blu, e quello della famiglia Savoia, croce bianca su campo rosso, attorniato dal collare dell’Ordine del Toson d’Oro, di cui il principe Umberto divenne cavaliere nel 1923, il tutto sovrastato da un elmo chiuso e dalla corona sabauda. L’elso è un esempio dell’Art déco e del razionalismo italiano, caratterizzato, in questo caso, da una solida struttura arricchita da decorazioni floreali geometriche; nella crociera, all’interno di un prisma rettangolare sostenuto da due aquile addossate, si trova da un lato la U di Umberto e dall’altro la S di Savoia. Gran parte del fornimento doveva essere dorato, così come le due aquile e le iniziali del principe, ed in parte reso azzurro mediante operazioni termico chimiche di metallocromia, oggi sfortunatamente andate perdute nella quasi totalità. Lama dritta in acciaio con sezione lenticolare, con inciso e dorato da un lato GRANATIERI DI SARDEGNA A CHI LA GLORIA?... A VOI! E DA TRE SECOLI!, indicante così i donatori dell’arma e dall’altro A ME LE GUARDIE PER L’ONORE DI CASA SAVOIA; punta triangolare

  • OGGETTO spada
  • MATERIA E TECNICA acciaio/ incisione all'acquafrote
    oro/ doratura a fuoco
    acciaio/ doratura
    bronzo/ fusione
    bronzo/ smaltatura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Fiorentina
  • ATTRIBUZIONI Picchiani E Barlacchi (bottega): fonditore
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Racconigi
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il principe Umberto di Savoia venne iscritto, per volere del re, al corso Allievi Ufficiali dell’Accademia di Modena il primo dicembre 1921, e assegnato al 1° Reggimento Granatieri di Sardegna. Nel giugno 1925 superò gli esami finali all’Accademia divenendo prima Tenente dei Granatieri e poi, a novembre dello stesso anno, capitano. Successivamente gli impegni politici lo costrinsero a lasciare la carriera militare ma a inizio degli anni ’30 divenne presidente dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna. Il legame con questo reparto è con tutta probabilità la ragione per la quale gli venne donata questa spada in occasione delle sue nozze. Tale attaccamento verrà confermato anche nel 1946, quando a Umberto, divenuto re, venne reso l’ultimo saluto nel cortile d’onore del Quirinale proprio da parte dei Corazzieri e dei Granatieri di Sardegna, a seguito del Referendum e dal conseguente esilio della famiglia Savoia dall’Italia. “A me le guardie” è il motto più antico dei Grantieri di Sardegna, mentre di “Granatieri di Sardegna! a chi la gloria? A voi! E da tre secoli!” fu ideato da Mussolini. La spada fu donata come dono di nozze al principe Umberto di Savoia il 4 gennaio 1930 presso il Palazzo del Quirinale da parte di Enrico Beretta, allora presidente dell’Associazione Nazionale Granatieri, a nome di tutti i membri. La spada venne realizzata su disegno del pittore Cigheri e per mano del cav. Picchiani, medaglista toscano fondatore della Picchiani e Barlacchi nel 1902 nei pressi di Firenze
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100450760
  • NUMERO D'INVENTARIO R 7050/7
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI pomo - VIII GENNAIO MCMXXX A. VIII - a incisione -
  • STEMMI Impugnatura - Stemma - Stemma dei Granatieri di Sardegna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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