Abito da sera, lunghezza sopra la caviglia in crepe di seta rivestito di pizzo chantilly e tulle di color cognac. Il corpino è tagliato a cuore e ricoperto da una modestia di pizzo, bretelle larghe di pizzo sul davanti e tulle dietro. La gonna ha una base di crepe satin con tre balze arricciate e sovrapporte di pizzo e tulle. La balza superiore presenta due volants di tulle e pizzo digradanti posteriormente con effetto di coda, quella inferiore è in pizzo. In vita, sul davanti, sono applicati 4 fiori di organza in seta sfumata di colore fuxia-violetto con gambi rivestiti. Chiusura posteriore con 27 gancetti metallici. Il corpino è rivestito all'interno da una tela nella quale sono cucite 3 stecche posizionate sul davanti: 1 al centro seno e 2 ai lati. All'interno del punto vita sono cuciti 4 reggicalze, 2 davanti e 2 dietro, in elastico con gancetti in metallo. L'abito è corredato da uno scialle a forma di V in pizzo Chantilly con bordi in tulle del medesimo colore dell'abito. L'insieme era indossato con un paio di scarpe (inv. n. 610), anch'esse donate al Liceo Passoni
- OGGETTO abito
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MATERIA E TECNICA
SETA
tessuto
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CLASSIFICAZIONE
civile
- AMBITO CULTURALE Sartoria Torinese Franco Maria & C
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Succursale del Liceo Artistico "Aldo Passoni"
- INDIRIZZO via Ettore Perrone, 1bis, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'abito fa parte delle donazioni di Celestina Billotti Segre (nata il 19/10/1924), pervenute alla scuola attraverso tre donazioni differenti. Nello specifico si tratta di quella riversata attraverso l'Associazione Culturale Capriglio. Il fondo Billotti si compone di capi maschili, femminili e infantili della famiglia e ne documenta il guardaroba soprattutto nel periodo compreso tra l'inizio e la fine degli anni '20 del Novecento. I pezzi delle sartorie torinesi, come quelli italiani o francesi per gli accessori, si riferiscono ai genitori Eugenio Billotti (6/9/1881) ed Ermelinda Mentegazza in Billotti (15/10/1896), alla proprietaria Celestina Billotti Segre (19/10/1924) e al di lei fratello Giorgio (n. 1920) bambini. I rapporti della madre della donatrice con le sartorie torinesi erano anche legati al tramite della sorella, Paola Bianco, che lavorava presso la sartoria Rosa e Patriarca. Il guardaroba femminile comprende capi delle sartorie Franco, Martinetto e Rosa Patriarca, quello infantile era invece per lo più acquistato presso la Ditta Garda di Torino, quello maschile a Genova
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100450263
- NUMERO D'INVENTARIO 595 AB
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI al fianco sinistro del corpino - M. Franco & C/ TORINO -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0