abito

abito, civile, da sera, femminile - sartoria torinese (secondo quarto sec. XX)

Abito da sera lungo in crepe satin color giallo mais, con sottoveste in parure e cinturino. L'abito è lungo, con scollo a V davanti e dietro, senza maniche. "Il busto è a vita alta con pinces al seno e inserto a punta fino alla scollatura (davanti e dietro)", la gonna "lunga ai piedi con taglio a sbieco e inserti laterali dai fianchi all'orlo". "Rinforzo interno in vita. (...) Rifinitura interna con bordini in sbieco e listini reggispalla con pulsanti". La sottoveste del medesimo colore, ha bretelline in nastro color cipria, gonna con apertura posteriore a portafoglio e bottoncini automatici al fianco. Cintura a listino (h. cm 3,5 ca.) in vita del medesimo tessuto con fermaglio di metallo e strass a motivi floreali stilizzati, due componenti ad aggancio di forma rettangolare smussati, cucita all'abito nella parte dietro. Le scarpe che si abbinavano all'abito sono conservate presso la Galleria del Costume di Palazzo Pitti a Firenze. (da Inv.)

  • OGGETTO abito
  • MATERIA E TECNICA SETA
    tessuto
  • CLASSIFICAZIONE civile
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Succursale del Liceo Artistico "Aldo Passoni"
  • INDIRIZZO via Ettore Perrone, 1bis, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'abito fa parte delle donazioni di Celestina Billotti Segre (nata il 19/10/1924), pervenute alla scuola attraverso tre donazioni differenti. Nello specifico si tratta di quella riversata attraverso l'Associazione Culturale Capriglio nel 1996. Il fondo Billotti si compone di capi maschili, femminili e infantili della famiglia e ne documenta il guardaroba soprattutto nel periodo compreso tra l'inizio e la fine degli anni '20 del Novecento. I pezzi di sartorie torinesi, come quelli italiani o francesi per gli accessori, si riferiscono ai genitori Eugenio Billotti (6/9/1881) e Ermelinda Mentegazza in Billotti (15/10/1896), alla proprietaria Celestina Billotti Segre (19/10/1924) e al di lei fratello Giorgio (n. 1920) bambini. I rapporti della madre della donatrice con le sartorie torinesi erano anche legati al tramite della sorella, Paola Bianco, che lavorava presso la sartoria Rosa e Patriarca di Torino. Il guardaroba femminile comprende pezzi delle sartorie Franco, Martinetto e Rosa Patriarca, quello infantile era invece per lo più acquistato presso la Ditta Garda di Torino, quello maschile a Genova. L'abito 596 e bis appartenesse alla sig.ra Ermelinda Mantegazza in Billotti (15/10/1896 - 1985). Alcuni capi del guardaroba femminile, come le scarpe in parure all'abito in oggetto, sono stati acquisiti anche dalla Galleria del Costume di Palazzo Pitti di Firenze (da Inv.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Vestimenti antichi/contemporanei
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100450257
  • NUMERO D'INVENTARIO 596 e bis
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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