Hinc pater, hinc natus, Charitas me impellit utrinqe: / Sed prius hunc servo, gignere quem nequeo. Carità romana

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, 1626/ 1627
Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649)
Parigi, 1590 - 1649

Personaggi: Pero; Cimone. Abbigliamento: panneggio

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649): inventore
    Mellan Claude (1598/ 1688): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione in controparte rappresentante la “Carità Romana”, realizzata da Claude Mellan intorno al 1626-1627, afferisce secondo Jacquot (2005, p. 84) all’opera compiuta da Simon Vouet, ancora nel suo periodo italiano e nominata in una seduta dell’Accademia di San Luca come dono di ringraziamento a Pompeo Lazzaro, procuratore dell’istituzione romana. Gli studiosi si sono interrogati alla ricerca dell’originale dalla quale sono derivate le numerose copie presenti nelle collezioni pubbliche e private. Secondo Picart (1958, p. 5) l’opera di riferimento è conservata oggi al Musée des Beaux Arts di Nantes, mentre a parere di Markova (1981, pp. 139-142) è più probabile trattarsi dell’opera al Museo di Ryazan in Russia. La collaborazione tra Vouet e l’incisore Mellan è da ascriversi al periodo italiano di entrambi, anche se il rapporto di amicizia continuerà anche al ritorno in Francia. La stampa fa parte di una suite intitolata "Femme Fortes" di cui facevano parte cinque prove: due di Vouet (“Carità romana” ed “Erodiade”), una di Virginia da Vezzo (“Giuditta”) e due dello stesso Mellan (“Sansone e Dalila” e “Loth e le sue figlie”). L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola Francese Vouet Simone”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408106
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI in basso lungo il bordo inferiore - Si[mon] Voüet Pari[s] pinx[it] / Cl[aude] Mellan Gall.o sculp[sit] Romae - Dorigny Michel - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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