Riposo in Egitto. riposo in Egitto

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, 1637 - 1639

PERSONAGGI: Gesù Bambino; Madonna; san Giuseppe. PAESAGGIO. PIANTE: alberi; cespugli

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Simone Cantarini Detto Il Pesarese (pesaro, 1612 - Verona 1648): inventore/ incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'acquaforte è da collegarsi con uno dei due dipinti di Simone Cantarini, raffiguranti la scena del Riposo in Egitto, conservati al Musée du Louvre, in particolare con quello con san Giuseppe addormentato. L'incisione, realizzata in controparte dallo stesso Cantarini, è databile, in base ad indicazioni di carattere stilistico, agli anni del soggiorno bolognese, tra il 1637 e il 1639 (Bellini, 1980). La stampa si presenta in un unico stato, senza scritte; le lettere presenti sul nostro foglio, in basso al centro, sono realizzate ad inchiostro e sono state presumibilmente apposte in tempo successivo. Si conoscono diverse copie dell'incisione e due disegni (Pinacoteca di Brera; Biblioteca Vaticana) e un altro dipinto con diverse varianti (Galleria Doria Pamphili) sono ad essa ricollegabili. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408039
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso al centro - A.C.I.F - a inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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