Assunzione. Assunzione
stampa controfondata smarginata tagliata di riproduzione,
1650 - 1700
Annibale Carracci (bologna, 1560 - Roma, 1609)
Bologna, 1560 - Roma, 1609
PERSONAGGI: Madonna. FENOMENI DIVINI: Assunzione; luce. FIGURE: angeli; cherubini
- OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di riproduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Annibale Carracci (bologna, 1560 - Roma, 1609): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'acquaforte, di autore non identificato, potrebbe essere una copia dell'incisione di Francesco Rosa (Genova ? - Roma, 1687), raffigurante la sola figura dell'Assunta, a sua volta derivazione dal dipinto con L'Assunzione della Vergine (1601-1602) realizzato da Annibale Carracci per la Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo a Roma, tuttora in loco, o dalla sua antica copia pittorica, già parte della collezione di Luigi XIV, oggi presso il Museo municipale di Charleville-Mèzières. L'incisione, di formato trapezoidale, così come anche quella di Rosa, ma di verso opposto, riproduce solo parzialmente la tela, in particolare la parte superiore con la figura della Madonna Assunta e angeli. In base a confronti con altre derivazioni incisorie del dipinto, la stampa può essere datata alla seconda metà del Seicento. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408021
- ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0