Morte della Vergine. morte della Vergine

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, post 1686 - ante 1700

PERSONAGGI: Madonna; Apostoli. FIGURE: uomini; donne piangenti. SIMBOLI: cero acceso. MOBILIA: letto. OGGETTI: tenda; inceneritore. INTERNO

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Carlo Maratta O Maratti (camerano 1625 - Roma 1713): inventore
    Robert Van Audenaerde (gand 1663 - 1743): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'incisione è da attribuirsi all'intagliatore fiammingo Robert van Audenaerde ed è tratta dal dipinto di Carlo Maratti Morte della Vergine (Villa Albani, Roma), realizzato dal pittore marchigiano intorno al 1686 per il Cardinale Alderamo Cybo (1613-1700) (Le Blanc, 1854-1889). Dal confronto con altri esemplari della stampa, si evince che quello qui oggetto di schedatura è stato tagliato nella parte inferiore; la traduzione incisoria di Audenaerde presenta infatti, nella sua versione completa, una dedica allo stesso Cardinale Cybo committente del dipinto, e il suo stemma, quest’ultimo parzialmente visibile, al centro in basso, anche sul nostro foglio. Per quanto riguarda la datazione dell'opera, si può ipotizzare che sia stata realizzata dopo il 1686, anno di riferimento per l'esecuzione della tela, e prima del 1700, anno di morte del dedicatario; mancando però una parte importante dalla stampa, non è possibile definirne una datazione certa, considerato che il nostro esemplare si potrebbe anche riferire ad una tiratura successiva all'arco cronologico indicato sopra. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408014
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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