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sciabola, post 1775 - ante 1797

Sabro piemontese modello 2 marzo 1775. Presenta fornimento in ottone con impugnatura in cuoio rafforzata da una cappetta appoggiata su una coccia a losanga, munita di un ramo di guardia ed un ramo secondario. La lama è curva, con punta, filo e controfilo, incavata con entrambi i piatti decorati ad incisione. Sul forte del piatto destro vi è una iscrizione, mentre su quello opposto, dal tallone, corre una incisione a florilegio, seguita dall'aquila sabauda coronata, il tutto scarsissimamente leggibile

  • OGGETTO sciabola
  • MATERIA E TECNICA ACCIAIO
    CUOIO
    Ottone
  • MISURE Lunghezza: 740 mm
    Larghezza: 120 mm
    Profondità: n.d mm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sabro venne utilizzato dai soldati e dai caporali del Reggimento Guardie, nonché dall’Artiglieria dei Battaglioni, così come riportato dalla riforma dei modelli effettuata dal re sabaudo Vittorio Amedeo III, emessa con Regio Viglietto il 2 marzo 1775. L’arma rimarrà in dotazione fino al 1797, quando nella Primavera di quell’anno si decise di realizzare un nuovo modello unificato, uguale cioè per tutte le unità di Fanteria. Il fodero dell'arma, citato nell'inventario del 1951, non è stato più rintracciato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405206
  • NUMERO D'INVENTARIO R 7067
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • ISCRIZIONI lama, piatto destro - VIVE LE ROY DE SARDAIGNE - a incisione - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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