soggetto assente
Scatola da gioco ottagonale dotata di coperchio, interamente laccata in oro con particolari rossi su fondo nero, con piedini metallici a zampa di drago. La decorazione a chinoiserie comprendente personaggi cinesi che si intrattengono in conversazioni su un lungo padiglione, occupa il centro del coperchio. Attorno, draghi e nuvole stilizzate emergono da un fine reticolato geometrico. I bordi esterni sono decorati con un motivo geometrico stilizzato e ripetuto. All’interno della scatola sono presenti sette scatoline sagomate i cui coperchi ripropongono una scena di genere ispirata a quella del coperchio. Vi sono anche dodici piattini quadrangolari decorati con le carte da gioco (re, regina, regina e re, regina e fante, fante, asso, 9, 8 di denari) e ornati policromi. Sono presenti infine 9 segnapunti da carte realizzati in madreperla intagliata
- OGGETTO scatola da gioco
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MISURE
Profondità: 30 cm
Altezza: 13 cm
Larghezza: 36 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Cinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Revisione 2022: Si tratta di una scatola laccata contenente segnapunti da carte in madreperla realizzati in Cina, a Canton, per l'esportazione in Europa. I segnalini da gioco in madreperla cinese probabilmente arrivarono per la prima volta in Europa intorno al 1700 come innovazione ispirata da un capitano di mare delle navi della Compagnia delle Indie Orientali durante i proficui commerci con la Cina. I cinesi hanno a lungo goduto della reputazione di essere alcuni dei giocatori più compulsivi del mondo; pare che un commerciante intraprendente abbia visto i cinesi giocare d'azzardo con contapunti di madreperla semplici ma raffinati, decorati con disegni tradizionali cinesi e abbia deciso di portarne alcuni in Europa. Questi oggetti riscossero un immediato successo e di lì a poco ne iniziò il commercio, soprattutto in abbinamento ai servizi di porcellane personalizzati per le elite europee. La domanda era molto alta. I primi segnapunti esportati riflettono una forte influenza cinese, simile a quelli originali, con fiori "abbozzati", bordi a linea singola (se presenti) e decorazioni rade. La moda mutò rapidamente portando a nuove forme e tecniche. I primi set erano probabilmente di due forme: tondi e pesci. Ben presto furono introdotti oblunghi e quadrati; i bordi divennero più pronunciati fino a evolvere in soluzioni diverse. Il tratteggio incrociato era una tecnica che si sviluppò presto e prevedeva l'applicazione di un'ombreggiatura fine in alcune parti del pezzo. La qualità della madreperla, nel frattempo, si sviluppò; i bordi diventarono fresati come monete, i contapunti più grandi e più spessi. Intorno al 1840, i segnapunti subirono una completa trasformazione. Intanto, i commercianti furono presto in grado di acquistare un gran numero di segnapunti già pronti con un tondo vuoto per possibili future incisioni o decorazioni in Europa; i contatori incisi in Europa sono generalmente abbastanza facilmente distinguibili dall'assenza del tratteggio incrociato ultra fine dietro il disegno o il monogramma all'interno del tondo. Nel 1840, i contatori erano diventati molto più grandi, più spessi, avevano disegni poco profondi e potevano anche mostrare bordi traforati. Questo potrebbe essere stato un disperato tentativo da parte dei produttori di attirare più affari in un momento in cui le abitudini sociali in Europa si stavano allontanando dai giochi di carte che richiedevano segnapunti. La domanda sembra essersi arrestata intorno al 1840. Gli artigiani, improvvisamente ridondanti, adattarono le loro abilità per produrre ogni sorta di altri oggetti decorativi in madreperla: spille, ventagli, ecc. Dall'analisi della bordatura (geometrica) dei pezzi contenuti in questo box, si desume che questi segnapunti siano stati realizzati tra il 1810 e il 1840. Dal 1760 circa divenne di moda far commissionare a Canton una scatola abbinata per la serie di segnapunti. Alcune delle prime scatole erano fatte di madreperla e contenevano quattro scatole interne: la maggior parte dei giochi aveva quattro giocatori. Di questa tipologia, più antica e fragile, rimangono pochi esemplari. Intorno al 1770 divennero disponibili scatole laccate. Generalmente più grandi, spesso avevano spazio sufficiente per mazzi di carte da gioco e quattro scatole per contatori. La lacca era finemente dorata con scene di vita cinese: questo era il periodo in cui la Cina divenne molto di moda in Europa, specialmente in Gran Bretagna. Tale era la popolarità di queste scatole che esempi ancora più intricati divennero di moda. Queste scatole erano sollevate su piedi a testa di drago, avevano un coperchio a cupola e contenevano sette scatole interne con coperchio per pedine e carte, oltre a un set di bellissimi vassoi realizzati appositamente per il gioco di carte di Pope Joan, con copie di carte da gioco inglesi. Questi erano i vassoi "boodle" usati per contenere le scommesse sulle combinazioni di carte nel gioco. Anche l'esemplare di Racconigi è della versione ispirata al gioco di carte inglese Pope Joan, con i piccoli vassoi interni che presentano le carte del seme denari raffiguranti il re, la regina, la regina e il re, la regina e il fante, il fante, l'asso e il nove, tipiche di questo gioco
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100404989
- NUMERO D'INVENTARIO R 5867
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0