Madonna orante con il Bambino

dipinto, post 1898 - ante 1932

Dipinto rettangolare con cornice in legno intagliato e dorato e vetro di protezione, raffigurante la Madonna seduta in trono in atto di pregare. Disteso sul suo grembo Gesù Bambino nudo adagiato su un panno bianco, con il viso rivolto a sinistra, gli occhi aperti e l'indice della mano destra sulle labbra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Sacco Oytana Gustavo Alessandro (1862-1932)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello di Bruzolo
  • INDIRIZZO via Carlo Emanuele I, 47, Bruzolo (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Grazie alla firma il dipinto può essere ricondotto alla produzione del pittore Gustavo Alessandro Sacco Oytana, nativo di Casale Monferrato e allievo di Giacomo Grosso. Come sottolineato da Guido Mottini nella monografia a lui dedicata, Gustavo Sacco era buon conoscitore e cultore della storia dell'arte, come il padre (anche lui pittore e autore di copie da Raffaello e da altri maestri rinascimentali): fra i suoi artisti preferiti vi erano i veneziani del Cinquecento, Mantegna, Signorelli, Van Dyck, Holbein e Durer (G.E. Mottini, Gustavo Alessandro Sacco-Oytana, pittore, Torino s.d. ma 1933, pp. 6-8). La Madonna in preghiera con il Bambino appoggiato sulle ginocchia, sveglio e in atto di portarsi l'indice della mano destra alla bocca, richiama in effetti un tema caro alla produzione rinascimentale di area padana: diverse varianti del tema sono ad esempio realizzate nella bottega di Giovanni Bellini. La volontà di rileggere modelli cinquecenteschi in chiave intima e accostante si può cogliere anche nell'ambientazione sobria ed essenziale, con il seggio in pietra e il prezioso tessuto che pende in una fascia verticale, definendo il fondale e mettendo in ulteriore risalto le figure. I dipinti di soggetto sacro non costituiscono il principale ambito di attività del pittore, molto più conosciuto per le figure in interni o le scene di genere. Sacco si è però cimentato con la copia di un dipinto di soggetto sacro del Seicento realizzando l'Annunciazione per l'oratorio del priore nella Certosa di Collegno, fedele riproposizione di quella di Orazio Gentileschi oggi in Galleria Sabauda (per un'immagine del dipinto a Collegno cfr. A. Maggiora-Vergano, Gustavo Alessandro Sacco-Oytana, in Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, XI-XII, 1933, 3-4, p. 153, tav. II). Inoltre nella tela dell'artista conservata presso il Castello di Agliè e raffigurante un angelo in preghiera si può osservare una rilettura alternativa di modelli rinascimentali (cfr. scheda OA 0100204144). Data la scarsità di dipinti sacri è difficile circoscrivere l'esecuzione, ma l'opera fu verosimilmente realizzata dopo il definitivo trasferimento a Torino dell'artista nel 1898, forse in anni non distanti dal 1908, anno in cui è attestata la sua partecipazione alla Promotrice di Torino con un dipinto raffigurante il Sacro Cuore (per la presenza alle esposizioni torinesi si veda E. Bellini, Pittori piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento, Torino 1998, p. 373, ad vocem). Nessuna indicazione è emersa circa le possibili circostanze di commissione dell'opera, ma è possibile che essa sia da collegare all'iniziativa del senatore Federico Marconcini (1883-1974), sulla cui versatile cultura ha tracciato un profilo la figlia Raffaella, ultima castellana di Bruzolo (cfr. R. Marconcini Pampana, Il Castello, in Bruzolo storia di un comune e della sua gente 1493-1993, Borgone di Susa 1993, p. 55)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100401607
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ISCRIZIONI in basso, a destra, in marrone - G. Sacco - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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